REDAZIONE FIRENZE

Morì durante gioco erotico "E’ omicidio colposo"

La donna, 55 anni, venne trovata senza vita nella camera di un albergo . Il compagno se ne andò dopo averla soffocata la notte precedente

La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di un uomo di 56 anni a seguito delle indagini sulla morte di una donna 55enne che fu trovata senza vita il 17 febbraio scorso in un hotel nel centro di Firenze.

Il 56enne è accusato di omicidio colposo e di omissione di soccorso. In base alle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal pubblico ministero Ester Nocera, la donna, che aveva anche assunto sostanze stupefacenti, sarebbe deceduta per soffocamento durante un rapporto sessuale col 56enne. Secondo gli accertamenti investigativi e la perizia medico legale, si sarebbe trattato di una serata di sesso estremo durante un rapporto apparentemente consenziente.

C’è poi un’altra accusa, quella di omissione di soccorso.

Dopo il decesso infatti l’uomo non avrebbe dato l’allarme, continuando a occupare la stanza. Il giorno dopo si sarebbe presentato alla reception e avrebbe chiesto di restare un’altra notte. La mattina successiva, poche ore prima del ritrovamento del corpo, avrebbe chiesto e ottenuto di pagare un altro pernottamento, specificando che in hotel sarebbe rimasta solo la donna. Poi sarebbe partito per Pisa, dove aveva prenotato una camera in un hotel.

L’uomo, senza fissa dimora e noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sarebbe solito passare le notti in alberghi a una o due stelle. Poche ore dopo la sua partenza dall’albergo di Firenze, la 55enne è stata trovata morta, stesa sul letto, da un’addetta alle pulizie.

La colpa di Giuseppe Licari, 54 anni, difeso dall’avvocato Elisabetta Reinier, si sarebbe concretizzata nel praticare atti sessuali estremi su una donna che aveva da poco assunto alimenti e sostanze stupefacenti, nello specifico morfina e alprazolam. Circostanza quest’ultima che ne aveva limitato le reazioni coscienti.

Per quanto riguarda la seconda accusa, dice il pm, quando la donna non dava segni di vita e quindi versava in stato di evidente pericolo, non ha prestato alcuna assistenza. E comunque non ha chiesto aiuto al 118. Condotta dalla quale è derivata la morte della donna già il 17 febbraio 2020, anche se il cadavere è stato scoperto la mattina del 19 da una addetta alle pulizie.

Questo significa anche che l’uomo ha condiviso la medesima stanza, vivendo accanto al corpo senza vita della vittima, fino a quando non è partito per Pisa. Dove è stato arrestato.

am ag

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