OLGA MUGNAINI
Cronaca

Monte Oliveto, il futuro è ancora un rebus Lite sull’ex ospedale che affoga nel degrado

La rinascita della struttura, sgomberata ormai sette anni fa, bloccata da un contenzioso tra il demanio e la società acquirente. Intanto gli oltre cinquemila metri quadri versano in totale abbandono. L’assessore Del Re: "Le condizioni ci preoccupano"

di Olga Mugnaini

Sembra il destino degli ex ospedali militari: costruiti nei punti più panoramici della città, nobilitati da affreschi e strutture architettoniche di grande pregio. E poi abbondati, devastati da occupazioni abusive e lasciati a sgretolarsi nell’incuria. Persino quando una soluzione all’orizzonte ci sarebbe.

E’ la storia del suggestivo edificio di Monte Oliveto, che si affaccia dalla collina di Bellosguardo su uno dei panorami più belli della città. Finita la sua funzione di struttura sanitaria militare, anche l’edificio sotto la Chiesa di San Bartolomeo, ha fatto la fine dell’ospedale militare di Costa San Giorgio, sulla collina poco distante e altrettanto prestigiosa come Forte Belvedere. Ossia, per entrambi, è iniziata la stagione del degrado.

Eppure, anche per Monte Oliveto, il Demanio militare, proprietario dell’immobile, era riuscito a trovare un compratore interessato all’intero complesso, utilizzato come ospedale militare dall’Ottocento e e dismesso nel 1997.

Dopo lo sgombero nel 2014 dalla lunga occupazione, si era persino arrivati al preliminare di vendita con la società Montuliveto srl, firmato nel 2016.

Poi però è arrivato lo stop e chi si trova a passare oggi davanti all’ex Accademia di sanità, trova solo reti di recinzione arrugginite, calcinaggi e nessun segno di cantiere in vista.

Cosa è successo? Perchè non si procede con il piano di ristrutturazione che oltretutto dovrebbe portare a un appetitoso investimento immobiliare?

Pare che a fermare l’intervento sia stato proprio un contenzioso fra l’acquirente e il Demanio sui lavori di manutenzione. Lo Stato avrebbe richiesto persino un risarcimento per le pessime condizioni in cui è stato lasciato l’edificio, a fronte di un accordo che invece avrebbe previsto lavori manutentivi. Insomma, un empasse che ha bloccato di fatto anche la procedura urbanistica avviata dall’amministrazione comunale.

Palazzo Vecchio aveva sperato nel recupero di quei 5.300 metri quadrati di superficie utile lorda. E aveva facilitato l’operazione procedendo al cambio di destinazione dell’immobile, che adesso è diventato a uso residenziale, compresivo di esercizi commericali di vicinato.

"Purtroppo non abbiano da tempo notizie ufficiali sulla vicenda della compravendita di Monte Oliveto – spiega l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re –. Sappiamo però di un contenzioso aperto fra il demanio e la società che aveva avviato la procedura d’acquisto, che sta bloccando il recupero dell’immobile. Preoccupa lo stato di conservazione del bene perchè sappiamo che versa in pessime condizioni e dispiace per il degrado che colpisce una delle colline più belle della città.Visto il panorama meraviglioso che si può ammirare da quella collina, il Comune ha organizzato persino una passeggiata ad hoc per Bellosguardo che passa anche da lì vicino e che prosegue per la bellissima chiesa si San Bartolomeo, che è tutelata e patrimonio Unesco".

Non a caso, l’ex Accademia di Sanità fu ospitata nel complesso Benedettino Olivetano fondato addirittura nel 1334.