
Per la prima volta la tutela del clima e delle nuove generazioni entra nello Statuto comunale e nasce l’assemblea cittadina permanente sul clima per monitorare l’emergenza climatica a livello locale. Sono le due azioni illustrate ieri dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re. L’obiettivo è fornire nuovi strumenti concreti per raggiungere la neutralità climatica nel 2040, passando dal traguardo intermedio dell’abbattimento delle emissioni del 60% nel 2030. Questi strumenti e la ricerca svolta da Università e Cnr sul clima porteranno all’adozione del primo Piano del verde per mettere la lotta ai cambiamenti climatici al centro della pianificazione urbanistica.
"Abbiamo mappato – ha spiegato l’assessore Del Re – le isole di calore presenti in città, ovvero dove la temperatura è più alta rispetto alla media. In quei luoghi metteremo in campo interventi di mitigazione del clima: dalla forestazione urbana, a tetti e pareti verdi".
Le aree più calde (chiamate ‘hot-spot’) ricoprono circa il 14% della superficie cittadina con una temperatura media estiva di 38°C, un consumo di suolo di poco superiore al 90% e una copertura arborea dell’1% circa. Le aree più fresche estive (‘cool-spot’) rappresentano solo il 3% della superficie comunale con una temperatura media di 28°C e una copertura arborea del 93%. Le zone più calde sono soprattutto nell’area del Q5 come l’area Mercafir (la più estesa), l’area di piazza Dalmazia, quelle di Brozzi, Peretola e Quaracchi, ma anche le stazioni ferroviarie, l’area di deposito ferroviario in zona Osmannoro, l’aeroporto. Qui si registrano valori medi di temperatura superficiale estiva tra 38 e 41°C. Tra le aree più fresche ci sono il parco delle Cascine (la zona arborata). Altre aree fresche si trovano a nord-est (zone di Trespiano e Pian di Mugnone), sud (Galluzzo) e sud-est (Gavinana e Sorgane) in una posizione basso collinare e a bassa densità abitativa.
Pa.Fi.