
Mongolfiera è boom. Gli italiani stregati : "Il 40% è fiorentino". Una atterra a Varlungo
Navigare nel cielo ed essere cullati dal vento, come quando un bambino perde il proprio palloncino vola in aria e con lo sguardo vuoi vedere fin dove va. La mongolfiera ha la stessa dinamica: non può avere un itinerario preciso e neanche un punto di arrivo prestabilito, solo il vento lo decide.
Un’esperienza che, se prima sembrava statunitense data la presenza massiccia di clienti stranieri, per lo più americani, oggi non è più così. È Ivan Vastano, pilota e fondatore dagli anni 2000 di Ballooning in Florence, a raccontarci come funziona "il 40% sono italiani e sempre più fiorentini - spiega Ivan - stamattina siamo partiti, dalle Cascine proprio con una famiglia fiorentina doc (in foto) e il vento ci ha condotto fino a Compiobbi, poi abbiamo trovato un campo dove atterrare, in totale sicurezza e una signora ci faceva cenno di scendere per offrirci il caffè. Nessun atterraggio d’emergenza. Stamattina atterrati a Varlungo. Pensate che addirittura ci ha detto ’Ieri c’erano i cinghiali, oggi una mongolfiera’".
Un viaggio a dir poco adrenalinico e suggestivo. "Ogni giorno, all’alba parte un viaggio - racconta - ogni volo ha la sua peculiarità, partiamo così presto per garantire la massima sicurezza, noi decidiamo solo l’altezza della mongolfiera, per il resto ci affidiamo ai venti. A volte vediamo il mare di Livorno, a volte gli appennini innevati e poi il Chianti. Ai nostri clienti diamo il punto di partenza la sera prima, inviando la posizione sul telefono, può essere il ’Four Season’ oppure le Cascine o le Caldine, ma dove arriva, non lo sappiamo - spiega Ivan - il nostro equipaggio ci segue costantemente".
Una durata di circa un’ora nel cielo, che deve essere rigorosamente azzurro altrimenti non si parte. Un’esperienza che fa tornare tutti Peter Pan e sognatori ma soprattutto diventata oggi un regalo gettonato "in volo, ho assistito a molte proposte di matrimonio" ma anche per festeggiare un compleanno come nel caso della famiglia che ha sorvolato ieri mattina.
"Proprio qualche giorno fa ho inaugurato la mongolfiera più grande d’Italia che arriva a portare fino a 24 persone. Ce ne sono di ogni tipo. Per molti anni - racconta ancora Ivan - siamo stati in competizione con moltissimi paesi, ma mai tra noi locali, anzi... c’è molta collaborazione".
E poi Ivan ci racconta della paura di volare, delle vertigini: "Io non ho mai avuto paura, altrimenti avrei dovuto cambiare mestiere, ma allo stesso modo le persone che soffrono di vertigini, in aria, sulla mongolfiera è impossibile averle. È come guardare un panorama da una terrazza, come vedere il Duomo dal Piazzale Michelangelo".