REDAZIONE FIRENZE

Min Chung debutta al Maggio . Prima con Brahms e Mendelssohn

Due serate alla guida dell’orchestra e del coro per il giovane talento già affermato a livello internazionale

Min Chung debutta al Maggio . Prima con Brahms e Mendelssohn

È un nuovo debutto quello che la stagione invernale del Maggio Fiorentino propone nelle due serate di domani e sabato alle 20. Per la prima volta alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio sarà Min Chung, giovane direttore protagonista di una brillante carriera che lo ha visto salire sui palcoscenici di tutto il mondo, dal Giappone alla Corea del Sud, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Russia ai più prestigiosi teatri italiani. Figlio d’arte (suo padre è Myung Whun Chung, il grande direttore coreano che ha instaurato nel tempo un lungo e profondissimo rapporto con Firenze ed il Teatro), si è affermato con successo e originalità nel contesto internazionale. Nato in Germania a Saarbrücken, si è trasferito giovanissimo a Parigi dove ha studiato contrabbasso, violino e pianoforte. Ha poi frequentato poi la Seoul National University, diplomandosi in letteratura tedesca e violino.

La prima parte del concerto è i dedicata a Johannes Brahms con due pagine ispirate dalla lettura delle opere di Goethe. La Rapsodia per contralto, coro maschile e orchestra op. 53 risale all’estate del 1869 e si sviluppa dal poema "Harzeise im Winter" (Viaggio d’inverno nello Harz): descrive la solitudine di un misantropo che, deluso dall’amore, invoca la musica come conforto divino. La voce solista è quella di Danbi Lee, talento dell’Accademia del Maggio.

A seguire, il Gesang der Parzen (Canto delle Parche). Scritto nel 1882 e tratto dal quarto atto dell’Ifigenia in Tauride, riprende una tematica cara al musicista, quella del destino ineluttabile e fu probabilmente ispirato dall’ammirazione che egli nutriva per attrice drammatica Charlotte Welter. Nella tragedia di Goethe, Ifigenia ricorda in un monologo il canto delle Parche, arcano ammonimento a non voler eguagliare o sfidare gli dèi che capricciosamente decidono la sorte degli uomini. E la partitura esalta il contrasto tra l’umanità sofferente e vittima di un destino immutabile e il serafico distacco delle divinità.

Chiude il programma la Sinfonia n. 3, Scozzese, di Felix Mendelssohn-Bartholdy. "Essere per la prima volta, nel corso della mia carriera, sul podio del Teatro del Maggio alla guida di un’orchestra così prestigiosa – afferma Chung - è davvero una grande emozione e un grande onore. È la prima volta che affronto queste pagine di Brahms che sono state per me una vera scoperta. Come la ‘Terza’ di Mendelssohn: un musicista dalla straordinaria capacità di entrare in contatto con la cultura dei luoghi che ha visitato nel corso della vita: come in questa sinfonia, dove riesce a rendere in musica lo spirito scozzese in modo assolutamente perfetto". Il concerto di sabato sarà trasmesso in diretta su Rai Radio 3.

Chiara Caselli