Mille posti letto in più in città a prezzi calmierati per gli studenti ciascuno all’interno di stanze che, compresi i servizi, sono stimate in circa 35 metri quadri. Questo in soldoni l’obiettivo finale fissato nero su bianco dal Poc, il piano operativo comunale che sarà discusso e votato dal 25 al 27 marzo prossimi (di fatto l’ultimo atto chiave della giunta uscente).
Al netto delle incognite legate all’approvazione dell’atto, legate perlopiù alle frizioni (eufemismo...) all’interno del centrosinistra fiorentino con Italia Viva e Firenze Democratica di Cecilia del Re che potrebbero far mancare il loro apporto al Pd in grado a quel punto – dato per scontato il voto contrario delle destre – di far passare il documento grazie alla stampella del Gruppo misto, il piano disegnato negli uffici di Palazzo Vecchio mira, come sostiene il presidente della commissione urbanistica Renzo Pampaloni a riequilibrare una situazione assai critica.
Firenze infatti sta diventando proibitiva per uno studente medio con gli affitti che continuano a crescere e il mercato ’drogato’ dal turismo. Nei giorni scorsi proprio Pampaloni aveva spiegato a La Nazione che "gli studentati privati che non saranno più ammessi nell’area Unesco e avranno comunque regole più vincolanti per le destinazioni di percentuali di posti letto per lo studentato pubblico".
Nel dettaglio l’atto che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale a fine mese stabilisce, per quanto riguarda gli studentati privati (oltre appunto allo stop nell’area Unesco) "l’obbligo di convenzionare a prezzi calmierati almeno il 20% dei posti letto" e "l’obbligo di convenzionare a prezzi calmierati almeno il 30% dei posti letto per fruire di 60 giorni all’anno (anche non consecutivi) di temporaneo utilizzo come struttura turistico-ricettiva".
Le modalità di controllo e sanzioni, si legge nel documento, "sono da definire con apposito separato regolamento fermo che: deve essere comunicata la programmazione annuale dei periodi/posti letto di utilizzo a fini turistici-ricettivi" e che "la durata della convenzione sia venetennale".