
Mille posti di lavoro in cinque anni tra hotel, manifattura e agricoltura
Nel Chianti aumentano gli addetti nel settore del ricettivo, e negli ultimi 5 anni si sono avuti mille addetti in più se si considera anche l’agricoltura e il manifatturiero. Questo emerge dall’analisi dei dati di Unioncamere Toscana realizzata dall’agenzia formativa Chiantiform sui fabbisogni formativi e occupazionali. Quello che viene fuori è un deciso aumento del numero degli addetti che operano nei settori alloggio & ristorazione, manifattura e agricoltura, presenti nei Comuni firmatari del Patto del lavoro nel Chianti fiorentino ovvero San Casciano, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle, Bagno a Ripoli e Impruneta. "Abbiamo rilevato – spiega la presidente di Chiantiform, Elisa Corneli – che i settori in cui si attesta il maggior numero di addetti sono quelli che corrispondono alle principali aree di intervento formative messe in campo dalla nostra agenzia". In pratica, "la somma degli addetti operativi tra manifattura, agricoltura e ristorazione e alloggio rappresenta una fetta che va dal 49 al 67% del quadro complessivo degli addetti".
Più precisamente a San Casciano i tre comparti turistico ricettivo, agricoltura e manifattura coprono il 57% di tutte le attività presenti nel Chianti, a Greve in Chianti il dato si aggira sul 62%, a Barberino Tavarnelle arriva fino al 67%. Tra il 2018-2022, si è verificata una crescita considerevole che ha portato il Chianti a registrare un migliaio di addetti in più in questi tre settori rispetto agli anni passati.
A fare la parte del leone è San Casciano che annovera un incremento di 466 addetti nel settore manifattura, seguito da Barberino Tavarnelle che registra un più 73 unità nello stesso ambito economico. Greve in Chianti si è distinto nei settori agricoltura e alloggio e ristorazione con nuovi 63 addetti. Anche Impruneta (+70) e Bagno a Ripoli (+171) registrano segnali positivi. Per quanto riguarda il numero delle aziende attive sono il territorio di Greve in Chianti e in parte San Casciano a spiccare con un aumento delle imprese, una ventina complessivamente, nei settori manifattura, agricoltura e alloggio e ristorazione. La ricerca è stata presentata nei giorni scorsi presso la sede del Palazzo della Regione in occasione di un incontro con il consigliere politico di Eugenio Giani, Valerio Fabiani. Andrea Settefonti