Microminalità, truffe e furti sulle auto. I residenti diventano sentinelle

Entrato in funzione il controllo di vicinato organizzato dagli abitanti di Pian di San Bartolo

Microminalità, truffe e furti sulle auto. I residenti diventano sentinelle

Microminalità, truffe e furti sulle auto. I residenti diventano sentinelle

Dopo gli incontri informativi del progetto, si è formalmente costituito ed è entrato in funzione il Gruppo di controllo del vicinato, organizzato dai residenti di Pian di San Bartolo. Marco Lattanzi è referente del gruppo, che conta su una quarantina di componenti in contatto fra loro con i telefoni cellulari, tramite messaggistica whatsapp al numero 3386774448 e dove è sempre possibile iscriversi. Negli ultimi tempi infatti in questa zona sono avvenuti alcuni episodi di microcriminalità, che hanno destato preoccupazione fra i residenti.

E’ il caso dei furti ai danni delle auto in sosta al cimitero o di alcuni tentativi di truffe agli anziani, finora fortunatamente sventate. "Non stiamo parlando di fatti eclatanti, intendiamoci- spiega Matteo Rimi, fra i promotori dell’iniziativa- ma comunque tali da far avvertire a noi residenti l’esigenza di rafforzare la collaborazione e la fiducia fra vicini di casa".

L’input è arrivato dal rinvenimento di alcuni bocconi avvelenati in un giardino pubblico, che hanno destato per più settimane la preoccupazione degli abitanti. Sebbene il responsabile non sia stato identificato, almeno ufficialmente, il senso di vicinanza fra compaesani ha rafforzato i legami tra i membri della comunità e ottenuto il risultato di evitare il ripetersi di nuovi episodi.

Lo stesso è accaduto con l’abbandono dei rifiuti. "Diciamo che - prosegue Rimi- ci vogliamo occupare di sicurezza in senso lato, decoro urbano compreso". La zona presidiata è estesa. La cartellonistica sarà apposta a breve.

Sono coinvolte da via della Docciola, al confine con i Comuni di Sesto Fiorentino e Firenze, fino all’abitato di Basciano, frazione che Fiesole spartisca con Vaglia, dove ha già aderito un nutrito gruppo di famiglie.

A detta di molti dei partecipanti, l’esperienza si sta rivelando utile e tanti si sentono più sicuri anche ad allontanarsi da casa. Si ricorda che i gruppi di controllo di vicinato non hanno niente a che vedere con le ronde ; sono operazione di prevenzione fatte dai cittadini, monitorando singole zone e che poi presentano rapporto su eventuali presenze sospette alle autorità competenti.

Daniela Giovannetti

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