Matteo Messina Denaro arrestato, Giani: "Grande risultato per lo Stato"

Una giornata storica per l'Italia. Il sindaco Nardella: “Una risposta importante alle famiglie di vittime di mafia, a partire da quelle legate alla strage dei Georgofili”

Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro

Firenze, 16 gennaio 2023 – Quella di oggi è una giornata storica per l'Italia. Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza: il boss si trovava nella clinica privata Maddalena di Palermo “per sottoporsi a terapie”, come spiegato dal comandante del Ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto. L'inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano, cuore della provincia di Trapani, è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. E se nel momento dell'arresto molti palermitani si sono messi ad applaudire mentre Messina Denaro veniva portato via anche le istituzioni della regione Toscana e di Firenze hanno fatto i complimenti per l'operazione.

“Oggi è un bel giorno per la Repubblica e il primo pensiero non può che andare alle vittime della strage dei Georgofili e alle loro famiglie. L’arresto di Messina Denaro è un grande risultato per lo Stato e per i suoi servitori, magistrati e forze dell’ordine, ed un motivo di orgoglio per tutta la comunità nazionale. ”. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commenta con grande soddisfazione la fine della lunga latitanza del boss mafioso.

Plauso all’azione della Procura di Palermo e ai Carabinieri anche da parte dell’assessore a legalità e sicurezza, Stefano Ciuoffo: “E’ una grande notizia – sottolinea- che potrà dare nuovo slancio all’impegno delle istituzioni e della società tutta contro la criminalità organizzata. La Toscana, ferita dallo stragismo mafioso e insidiata dai tentativi di infiltrazione, farà fino in fondo la sua parte”. 

Ecco invece il commento del sindaco di Firenze Dario Nardella. “L’arresto di Messina Denaro è una grande notizia e una risposta importante dello Stato alle famiglie di vittime di mafia, a partire da quelle legate alla strage dei Georgofili di cui quest’anno ricorrono i trent’anni. Grazie a Forze dell’Ordine e autorità giudiziarie”, ha scritto su Twitter.

Niccolò Gramigni

 

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