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Mese dell'affido a Firenze: al via il progetto di sensibilizzazione

Il Centro Affidi del Comune di Firenze promuove l'11a edizione del "Mese dell'Affido" per sensibilizzare i cittadini sull'importanza di prendere in affido minori con difficoltà familiari. 87 progetti di affidamento in corso, 20 bambini in attesa di una famiglia o persona singola. Un'esperienza importante e bella per tutti.

Ottobre arriverà a giorni e con il suo arrivo torna l’appuntamento con il mese dell’affido e la campagna di sensibilizzazione del Centro affidi del Comune di Firenze per stimolare, attraverso eventi e iniziative, i cittadini a prendere in affido minori con difficoltà familiari, promuovendo così una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale. Si tratta dell’11a edizione della rassegna, presentata a Palazzo Vecchio dall’assessore a Welfare Sara Funaro e da Claudia Magherini del Centro affidi del Comune. Il via è previsto il 5 ottobre con l’Open day. Ad oggi sono circa 87 i progetti di affidamento eterofamiliare in corso. Nel 2022 sono stati attivati in totale 11 progetti di affidamento familiare, altrettanti quelli attivati da gennaio ad oggi mentre sono otto quelli in fase di abbinamento. Inoltre, nel corso del 2022 si sono conclusi 18 progetti e nel 2023, ad oggi ne sono stati conclusi 10. Attualmente ci sono 20 bambini che aspettano una famigliapersona singola ‘giusta’ per la loro situazione. Possono diventare affidatari famiglie con o senza figli, coppie coniugate o conviventi, persone singole. Come è stato ribadito non vengono richiesti requisiti specifici, né viene cercata la famiglia ideale. Ogni famiglia ha le proprie caratteristiche. Il compito del Centro affidi è cercare l’abbinamento giusto per ogni minore, trovare la famiglia o single che, in base alle proprie caratteristiche, possa rispondere ai bisogni di ‘quel’ bambino, percorrendo un tratto di strada insieme a lui e costruendo un legame che resta nel tempo. "Il ‘Mese dell’affido’ è una importante campagna di sensibilizzazione per raccontare ai cittadini che cosa vuol dire prendere in affido un minore - ha detto l’assessore al welfare Sara Funaro - e quanto questa esperienza sia importante e bella per tutti perché aiuta a crescere un giovane in un ambiente affettivamente protetto ed è contemporaneamente un arricchimento per le famiglie che accolgono".

Niccolò Gramigni