
Cambiano le regole per i mercatini effettuati sul territorio comunale di Bagno a Ripoli. La novità più importante riguarda l’introduzione, per la prima volta, del tesserino per gli hobbisti che sarà rilasciato dal Comune, avrà validità annuale e dovrà essere esposto obbligatoriamente durante le manifestazioni. È quanto stabilisce la modifica al regolamento dell’esercizio del commercio su area pubblica approvata dal consiglio comunale di Bagno a Ripoli nell’ultima seduta. Le nuove regole, che recepiscono le direttive previste dalla legge regionale 302021 e che nei fatti sono già in vigore dal mese di ottobre, sono rivolte ai venditori non professionisti. Categoria che raccoglie coloro che, diversamente dai commercianti o dagli artigiani, realizzano oggettistica per puro hobby, con attività non professionale e con qualsiasi materiale, purché non in metallo prezioso. Una modifica dovuta per recepire norme della Regione ma importante anche per consentire di distinguere bene i diversi espositori dei mercatini e le loro diverse esigenze: "Con l’approvazione da parte del consiglio – spiegano infatti il sindaco Francesco Casini e l’assessore allo sviluppo economico Francesca Cellini – ci allineiamo alle disposizioni della legge regionale. Da un lato si riconosce il valore di socializzazione di chi fa mercatini per passione, tutelando dall’altro i professionisti".
Per poter esporre e vendere le loro creazioni gli hobbisti residenti sul territorio ripolese dovranno seguire un preciso iter e richiedere il tesserino al Comune con apposita domanda. Il tesserino di riconoscimento sarà dotato di dieci caselle che dovranno essere vidimate dagli operatori comunali in occasione della partecipazione ad ogni mercatino. Dopo dodici mesi dalla data del rilascio il tesserino potrà essere rinnovato. Durante lo svolgimento del mercatino dovrà essere sempre presente il titolare del tesserino che dovrà essere esposto in maniera ben visibile da tutti.
A distinguere gli hobbisti dai professionisti anche il valore economico delle creazioni proposte. Tutti i prodotti esposti dai produttori ‘amatoriali’ dovranno infatti riportare il prezzo di vendita che non potrà superare i 100 euro. Tutta la merce esposta nel complesso da ogni singolo espositore poi non potrà superare il valore di mille euro.