Mercati: 5.000 concessioni in scadenza Ma prima l’approvazione dei nuovi Piani

Comune in ritardo. I posteggi sono circa 1.500 sull’area fiorentina. Una rivoluzione in quattro passi. Si parte da quelli coperti: lavoro da completare entro fine anno. Stop al ciarpame in San Lorenzo

di Ilaria Ulivelli

I mercati saranno più belli e più tipici. Scatta la riqualificazione. Con un piano in quattro step che entro la fine dell’anno rivoluzionerà interamente le aree destinate al commercio ambulante. Se un pezzo di strada era stato già fatto, prima dello sprint c’è una salita. Nei mercati del centro storico sparirà finalmente il ciarpame dai banchi che dovranno cambiare: la commissione speciale istituita per indicare le caratteristiche del banco fiorentino è al lavoro per ultimare i progetti. Potrà svilupparsi entro determinate caratteristiche e dimensioni, senza rificolonate. Anche sulla merce in vendita arriva il giro di vite atteso da anni. Alla fine del 2020 era stato approvato il regolamento comunale che stabilisce le nuove regole generali per i mercati. Dentro quel regolamento si dà lo stop alla paccottiglia. Si potranno vendere prodotti dell’artigianato toscano o nazionale, oppure se si punta su prodotti stranieri si dovrà comunque passare al vaglio della commissione speciale. La stessa che sta valutando le caratteristiche dei banchi e che ne approverà il modello cui uniformarsi, stabilisce anche quali e prodotti della nostra tradizione, tipici e di qualità si potranno mettere in vendita. E in quali proporzioni. Sarà dura da far digerire a chi fa dei souvenir spazzatura il suo business. "Siamo Firenze e anche i mercati dovranno esprimere l’eccellenza", dice l’assessore al commercio e alle attività produttive Federico Gianassi.

Le quattro mosse della riqualificazione dei mercati prendono il via con i mercati coperti, per poi passare ai chioschi, poi ai mercati rionali e, infine, a quelli del centro storico. Obiettivo: definire in questi mesi e comunque entro il 2022 il piano di rinnovamento complessivo del commercio su area pubblica.

Ora tocca al consiglio comunale approvare il Piano, ovvero i progetti dei singoli mercati fiorentini: si deciderà della loro collocazione, delle dimensioni e del numero dei banchi che ogni singolo mercato potrà avere.

Si parte con i mercati coperti. Si definiscono le schede dei mercati coperti, ovvero San Lorenzo, Sant’Ambrogio, mercato delle Pulci e i nuovi box del mercato delle Cure. Non cambia molto rispetto a ora. Nelle schede verrà specificata la tipologia di vendita, per garantire la varietà di offerta merceologica. Inoltre i consorzi, se ci sono spazi liberi, potranno fare promozione al mercato, cosa che già avviene a San Lorenzo. Non c’è molto tempo. Anzi, il Comune è già in ritardo. Perché le licenze dovevano essere rinnovate entri fine giugno. Dunque alla fine di ogni singolo step si procederà al rinnovo delle licenze agli ambulanti che hanno i requisiti: sono circa 5.000 le le concessioni per 1.500 posteggi.

Passata la delibera dei mercati coperti sarà la volta dei mercati rionali su cui l’amministrazione già nei mesi scorsi si è confrontata con le associazioni di categoria e con i presidenti di quartiere per definire le caratteristiche. "Il commercio su area pubblica rappresenta un pezzo importante dell’economia e del lavoro in città – dice l’assessore Gianassi – Lavorando sul suolo pubblico deve inserirsi in modo armonioso e coerente con il contesto urbano".

La terza parte del piano definirà collocazione e caratteristiche dei chioschi alimentari, edicole e fiorai. "Tutte queste attività rappresentano un vero presidio sociale contro il degrado: sono anche punto di aggregazione e di offerta servizi ai cittadini: per questo mettiamo tutto il nostro impegno per avere mercati più belli e che promuovano la tipicità", spiega l’assessore al commercio.

Il quarto e ultimo step riguarda i raggruppamenti dei mercati del centro storico che dovranno dotarsi anche del nuovo banco.

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