REDAZIONE FIRENZE

Meraviglie di Alice fra gli scaffali

La storia della libreria Alice a Firenze, narrata da Caterina: nata durante la pandemia, dedicata a piccole case editrici e con un forte legame alla cultura e alla comunità.

La storia della libreria Alice, che si trova a Firenze in viale Spartaco Lavagnini 70, ce la racconta Caterina: "Alice è nata nel mio giardino tra un’ondata di Covid e l’altra. Era pomeriggio, e per quanto io non amassi particolarmente ‘Alice nel paese delle meraviglie’… il nome mi sembrava perfetto. Perché è una storia irriverente, perché il mondo è sottosopra o dietro lo specchio, perché Alice fa domande e si impunta quando non riceve delle risposte esaustive. Perché dietro la storia di Alice di Carrol c’è molta più politica di quanto si possa pensare. E poi l’ho amata quando ho scoperto la traduzione di Aldo Busi per Feltrinelli, e il suo audiolibro mi ha fatto ridere alle lacrime, da tenersi la pancia". Dopo la storia del nome, ecco la storia della libreria: "L’idea di aprire una libreria mi è venuta cinque anni fa, e ne ho parlato con una persona con cui desideravo condividere questa avventura. Ma poi le cose non sono andate come mi aspettavo. La libreria l’abbiamo aperta dopo pochi mesi, ma è stato un po’ come cadere in una infinita tana del coniglio e ritrovarsi a rimpicciolirsi e a ingrandirsi e soprattutto e piangere un sacco di lacrime fino a quasi ad annegare". Ma Caterina ha deciso di resistere, e la "libreria Alice è sopravvissuta, ha trovato la chiave, è entrata nel giardino, e forse oggi è più bella di prima. È una libreria dedicata ad ‘Alice nel paese delle meraviglie’, che oggi si trova tra le altalene rosa di The Social Hub e la sua corte".

La libraia Caterina sceglie personalmente ogni libro, il che non significa "che li abbia letti tutti o che li ami tutti - non tutti sono il mio genere! - ma li scelgo facendo tanta, tantissima ricerca. Alice è dedicata al 99% alle minime, piccole e medie case editrici che pubblicano meraviglie. A volte apro gli scatoloni e mi emoziono tantissimo vedendo la cura editoriale per la grafica della copertina, la scelta della carta, le storie che raccontano, i titoli e il coraggio degli editori nelle loro proposte". Ma Alice non è del tutto purista, ci sono alcuni titoli dei grandi gruppi editoriali (li ho contati, sono 51) "Ma sono i titoli che non si possono non avere! Potrebbe mai mancare Morante, Ginzburg, Silone, Tokarczuk, Mastronardi, Böll o Bennet, per tirane in mezzo qualcuno?! Mi rifiuto di non averli, alcuni sono caduti nel dimenticatoio e sono la storia della nostra letteratura!".

Caterina ci racconta ancora qualcosa, con passione: "Infine, Alice non è solo una libreria. È un centro culturale. È uno spazio che si basa sul fare rete, il suo motto è ’la creatività è fare rete’. Perché quando un’idea viene condivisa si trasforma e diventa più bella e più forte. ABC, Alice Book club, è pensato per mettere in connessione persone che pensano, leggono e parlano in lingue diverse dello stesso libro davanti un calice di vino. Palestorie è il book club per cercare di capire cosa avviene in Palestina attraverso i romanzi di autori e autrici palestinesi. I laboratori per adulti sono scuse per fare nuove amicizie e quelli per bambini per farli giocare mentre i genitori si rilassano e chiacchierano". Insomma, accadono molte cose intorno a Alice… "Ovviamente tutti chiamano la libraia Alice, anche se si chiama Caterina. Ma Caterina non si scorda mai di chiamarli lettori invece di clienti".