
La sede dell'Asl 11 di Empoli (foto Germogli)
Empoli, 11 giugno 2015 - Torna insidioso e crudele l’allarme meningite. Diciamolo subito: dalle prime analisi cliniche, non dovrebbe trattarsi di un caso dovuto al meningococco di tipo C, quello che quest anno soltanto nell’Empolese Valdelsa ha ucciso tre persone e colpito altre due. Da ieri una donna empolese di 76 anni è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Giuseppe: il sospetto è che sia stata colpita da meningite, ma l’infiammazione stavolta sarebbe dovuta al pneumococco. Ovvero, un tipo d’infezione che non si trasmette. Ecco perché la Asl non ha messo in campo la profilassi di massa organizzata nei cinque casi di meningite da meningococco C, con decine e decine di persone sottoposte a terapia antibiotica.
Le condizioni dell’anziana ricoverata non sarebbero gravi, ma l’episodio ha inevitabilmente scosso dal profondo l’ambiente sanitario empolese: non pochi specialisti tra infettivologi ed epidemiologi stavano metaforicamente contando i giorni per arrivare in una data che appariva non lontana a dichiarare finalmente la cessata emergenza sanitaria. Erano appunto settimane che nel circondario non si registravano nuovi casi di meningite, almeno da inizio aprile quando una donna di mezz’età di Cerreto Guidi venne ricoverata a Firenze e salvata dalla terribile infezione da meningococco C.
La stessa che da febbraio ha ucciso tre persone, un tredicenen di Bassa di Cerreto, un adolescente di Fibbiana e un’infermiera trentaquattrenne di Vitolini. Uscita indenne invece dal contagio una ventenne empolese. La donna di 76 anni ricoverata ieri al San Giuseppe, per i medici rientra comunque nella ‘normale’ casistica scientifica: sono soprattutto gli anziani ad ammalarsi di meningite dovuta a pneumococco. L’episodio di ieri serve ai medici per rilanciare l’appello sull’utilità della vaccinazione antimeningite per grandi e piccini, giovani e anziani. Del resto, è notizia ancora di ieri il ricovero a Firenze di un ragazzo di 20 anni affetto da meningococco C: l’Asl di Firenze invita chi ha frequentato le discoteche Yab, Dolcezucchero e Space electronic fra il primo e il 4 giugno. e giovedì 4, a rivolgersi al proprio medico o alla guardia medica notturna o agli uffici di igiene e sanità della propria Asl per farsi prescrivere l’antibiotico.