Vaccinazioni e green pass falsi: arrestato medico. Accusato anche di atti sessuali

Fingeva di vaccinare i pazienti per far loro ottenere la certificazione verde. 38 i gren pass indebitamente scaricati. In un caso avrebbe anche avuto rapporti sessuali con una paziente

Green pass falsi: medico ai domiciliari

Green pass falsi: medico ai domiciliari

Firenze, 22 marzo 2022 - Effettuava false vaccinazioni per permettere ai suoi pazienti di ottenere in modo fraudolento il green pass. E’ finito da stamani agli arresti domiciliari un medico di medicina generale, ritenuto responsabile dei reati di di “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici” in concorso con 35 indagati nonché di “peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, rifiuto d’atti d’ufficio, violenza privata”. Nelle prime ore di oggi, in provincia di Firenze, i carabinieri del Nas hanno così dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale fiorentino. 38 i green pass indebitamente scaricati.

Sulla base degli elementi di prova finora raccolti, si ritiene che il medico indagato predisponesse false certificazioni attestanti vaccinazioni anticovid-19 in realtà mai avvenute. Il medico inseriva all’interno del sistema informatico regionale dati falsi che permettevano comunque il rilascio della certificazione verde. Le complesse attività investigative, come si legge nella nota dei carabinieri, “hanno consentito di appurare, tra l’altro, che alcuni soggetti, a loro insaputa e contro la loro volontà, hanno ricevuto l’inoculazione di sostanza diversa dal vaccino nella convinzione di ricevere dosi di Pfizer anticovid-19”.

Rapporti sessuali in cambio del Green pass

Tra ii casi contestati al medico emerge anche l'accusa di atti sessuali consenzienti di una paziente in cambio di una falsa attestazione di vaccinazione necessaria per avere il Green pass. Nell'inchiesta, coordinata dai pm Vito Bertoni e Giovanni Solinas, sono indagate altre 35 persone: sono pazienti no vax che si sarebbero rivolti al medico per ottenere i falsi vaccini e presunti procacciatori, che avrebbero agito da intermediari. Tra questi pazienti c'è una 37enne con cui il medico ha avuto rapporti sessuali per non fare il vaccino e attestare lo stesso la vaccinazione così da far scattare il Green pass. È l'unico episodio con queste caratteristiche emerso dalle indagini. Entrambi, la paziente, che era consenziente, e il medico, risultano per questo episodio risalente al 25 febbraio scorso accusati di corruzione in concorso

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