Maturità, il giorno della prima prova "Senza mascherina una liberazione"

Da Pascoli a Verga passando per un testo di Liliana Segre, sono tornati alla normalità gli esami di fine superiori

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di Iacopo Nathan

Dopo le 6 lunghissime ed estenuanti ore di prima prova, quel verso della celeberrima canzone di Venditti, “maturità t’avessi preso prima“, deve essere venuto in mente a più di uno studente. Sono ufficialmente partiti, infatti, gli esami che tracciano un segno netto nella vita di tutti, il temutissimo esame del quinto anno di scuola superiore, l’esame di maturità. E una volta tanto, anche le scommesse sugli autori e gli argomenti papabili, hanno portato i loro frutti, vista la presenza di Verga, Pascoli, Liliana Segre, la questione ambientale e la pandemia da Covid 19. Siamo andati fuori da uno dei licei fiorentini, il MIchelangiolo, a incontrare i ragazzi dopo la consegna del tema.

"Penso sia andato bene - dice sorridendo Costanza Tenucci -. Le tracce erano belle, Verga diciamo che era prevedibile, ma ho scelto di fare quello sul testo di Liliana Segre. Mi piaceva molto come testo e come possibilità di parlare di un certo momento storico. Il problema adesso sarà domani (oggi ndr) , con latino. La cosa più bella, però, è stata tornare in classe senza mascherina con tutti i miei compagni. Forse sarà un esame più complicato, ma finalmente torniamo a vivere un po’ di normalità".

"Anche io ho scelto di seguire la traccia su Liliana Segre, parlando di discriminazioni e di olocausto - aggiunge Ettore Paoletti -. Pascoli e Verga me li aspettavo, e diciamo che anche il Covid era molto papabile. Rivedere i miei compagni per una cosa così è stato senza dubbio molto bello ed emozionante. Era l’ora di tornare a vivere la scuola a pieno regime e nella normalità, abbiamo vissuto anni strani e spero che chi verrà da ora in poi non debba replicare quanto successo a noi".

"Sono contenta, penso sia andata bene - dice Sara Bisori -. Ho scelto di fare il tema su Verga, prchè mi piaceva molto e un po’ me lo aspettavo. Sinceramente non credevo che sarebbe stato inserito, mi sembrava quasi troppo scontato, vista la ricorrenza dei 100 anni dalla morte. Devo dire che è stato faticoso, però non ho usato neanche tutto il tempo a disposizione. Non ne potevo più della dad, sono felice di tornare alla normalità e a fare l’esame in presenza".

"Sono felice, perchè le tracce selezionate erano tutte molto personali, e davano la possibilità di esprimere il proprio pensiero - conclude Camilla Ruggeri -. Ho fatto una scelta particolare, ho scelto il tema musicale, che partiva da un testo di Oliver Sacks. E’ stato bello poter parlare del potere della musica nella società, è un tema che mi piace e interessa molto. Sono più preoccupata per la seconda prova adesso. Fortunatamente abbiamo potuto fare l’esame senza mascherina, con le finestre aperte e distanziati, una vera liberazione".

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