Matteo senza docente di sostegno Il babbo: "E’ rassegnato, che tristezza"

Il bambino, autistico, è in terza elementare: "Eppure ci avevano detto che non ci sarebbero stati problemi"

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di Iacopo Nathan

"Purtroppo Matteo ormai si è proprio rassegnato a non avere un’assistente di sostegno quest’anno, ma è una cosa veramente triste". E’ ricominciata la scuola, e con la prima campanella dell’anno, stanno lentamente riaffiorando anche alcuni di quei problemi che negli ultimi anni sembravano dimenticati, tra dad e personale Covid. Matteo è un bambino di 8 anni autistico, che per vivere appieno le sue giornate sui banchi avrebbe bisogno di una maestra di sostegno o di un’educatrice. Purtroppo, con il ritorno in classe, per, è arrivata una doccia fredda per Matteo e per la sua famiglia, ovvero che la maestra di sostegno non c’è, e nemmeno l’educatrice.

"Siamo arrivati alla terza elementare – dice babbo Francesco Manzini -, e la sorpresa è stata decisamente non positiva. Matteo ha 8 anni e frequenta la Gianni Rodari di Molino del Piano. Giovedì, con il primo giorno di scuola, ci siamo ritrovati senza maestra di sostegno e anche educatrice, per una situazione che sarà veramente molto difficile. Abbiamo fatto una foto dopo il primo giorno di scuola, e quello che mi è veramente dispiaciuto è vedere la faccia di Matteo rassegnata. Adesso si sta rassegnando a non avere una persona come l’assistente di sostegno, e magari a non poter stare in classe con i suoi compagni. Sapevamo che la maestra di sostegno dell’anno scorso aveva chiesto il trasferimento, non sapevamo che non ci sarebbe più stata l’educatrice, ma la scuola ci aveva detto che non saremmo rimasti senza, ma avrebbero trovato il personale". Così non è stato però, ma ormai l’anno è iniziato e i problemi adesso sono difficili da superare.

"Questa situazione è molto complicata – continua il babbo – perché la figura dell’insegnante di sostegno è fondamentale. Serve una persona competente, formata e anche con cui Matteo riesca a entrare in sintonia. Fortunatamente ha un carattere d’oro e va d’accordo con tutti, ma per un bambino autistico, cambiare insegnante tutti gli anni non è certo una cosa positiva. Non chiediamo naturalmente persone che conoscano alla perfezione i percorsi di cura, ma almeno persone qualificate e formate, che siano in grado di gestire le situazioni. Matteo è un caso particolare, si adatta molto bene ed è molto solare, ma non è uguale per tutti". E la soluzione trovata dalla scuola, almeno per il momento, non è certo delle migliori.

"Dalla settimana prossima, con l’ingresso dell’orario definitivo, purtroppo ci è stato chiesto di far fare a Matteo solo mezza giornata. E la cosa per noi è molto triste, lasciarlo a casa con i nonni, senza maestra e lontano dalla sua classe. In questo momento la scuola più di mezza giornata non può garantirla, e dobbiamo adattarci".

E non manca la tristezza anche per quella che è stata l’organizzazione. "Sappiamo che la scuola sta facendo quello che può per cercare il personale che ci serve adesso – conclude babbo Francesco -. Non capisco però questa cosa di arrivare all’ultimo senza personale, ci chiedono l’iscrizione entro marzo, e non mi sembra giusto essere adesso senza maestra di sostegno. So che l’istituto comprensivo di Pontassieve sta facendo di tutto adesso, e spero che la situazione possa migliorare in breve tempo. L’impegno c’è e lo stiamo vedendo, ma siamo comunque arrabbiati. Speriamo solo che la situazione si sistemi entro poco".

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