Istituto degli Innocenti, la visita di Mattarella. "Presidente, aiutaci tu"

Firenze, la prima parte della giornata del Capo dello Stato nel capoluogo toscano

Il presidente Mattarella a Firenze (Ufficio stampa quirinale)

Il presidente Mattarella a Firenze (Ufficio stampa quirinale)

Firenze, 11 febbraio 2019 - E’ iniziata alle 10. 30 in punto la giornata fiorentina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Firenze per celebrare insieme alla città i 600 anni dell’Istituto degli Innocenti e tagliare il nastro alla linea T2 della tramvia insieme al sindaco Nardella dall’aeroporto di Peretola. E’ stato accolto dagli applausi di fiorentini e non Mattarella che ha attraversato piazza Santissima Annunziata tra tanti applausi. "L'istituto degli Innocenti e' una straordinaria iniziativa di avanguardia sociale e grande generosità", ha detto il Capo dello Stato. 

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"Grazie Presidente. Aiutaci tu. Sei l'unico punto fermo". Sono tanti i messaggi di affetto delle persone che si sono svegliati all'alba pur di vedere da vicino il loro Presidente.

Dopo la visita alla “Casa Bambini”, all’Archivio Storico e al Museo nell’edificio che fu progettato da Filippo Brunelleschi, un saluto alla cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni per il seicentenario del primo brefotrofio del mondo destinato ad accogliere e allevare i neonati illegittimi o abbandonati e poi via verso l’aeroporto di Peretola. Il 2019, infatti, è l'anno che celebra la nascita, nel 1419, del fiorentino Istituto degli Innocenti, una delle più antiche istituzioni pubbliche italiane dedicate alla tutela dell'infanzia.

L'edificio, il cui ingresso è sotto un loggiato decorato dalle immagini in terracotta di neonati in fasce, opera dei Della Robbia, è stato il primo di architettura rinascimentale, e sorge nel pieno centro storico fiorentino, in piazza Santissima Annunziata. Il progetto fu 'firmato' da Filippo Brunelleschi.

Lo 'Spedale degli Innocenti', così come si chiamava l'Istituto in origine, nacque al fine di accogliere e prendersi cura dei bambini abbandonati. Secondo valori di una straordinaria contemporaneità, i piccoli abbandonati venivano curati fin dai primi giorni di vita e poi mantenuti attraverso un'educazione scolastica e l'avviamento al lavoro.

Fra il '600 e il '700, l'istituto iniziò ad accogliere le madri nubili da affiancare alle nutrici interne, che erano addette a prestare le prime cure ai neonati, di fatto precorrendo di secoli l'assistenza a donne in difficoltà. Negli anni, fu istituito persino un sussidio destinato a queste giovani donne, per dare loro un aiuto concreto per poter vivere anche al di fuori dell'Istituto.

Il complesso di piazza Santissima Annunziata, nei secoli, è cambiato - nel 2016 è stato inaugurato il Museo degli Innocenti - in base ai cambiamenti delle attivita' svolte in favore dei bambini e delle loro famiglie, divenendo un modello universale di tutela dell'infanzia. Un dettaglio storico. Il primo 'infante' di cui si prese cura l'Istituto degli Innocenti, nel 1444, era una bambina. Fu trovata alla base della 'finestra ferrata', tuttora visibile sotto al loggiato, luogo deputato a lasciare i piccoli in fasce affinche' venissero accolti dall'Istituto. Fu chiamata Agata Smeralda, in onore della santa celebrata il giorno in cui la piccola entrò nello 'Spedale'.

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