
Il matrimonio di Cinzia e Dario
Pontassieve (Firenze), 25 aprile 2020 - "E' stato brutto non festeggiare con parenti e amici. Ma i vestiti erano pronti e volevamo coronare il nostro sogno". Il matrimonio ai tempi del coronavirus: tra chi rimanda il matrimonio addirittura al 2021 e chi è alle prese con la rinuncia al tradizionale pranzo, c'è chi resiste oltre tutto e tutti e si sposa comunque. Una festa a metà, con le mascherine e senza gli invitati.
Per un ricevimento che a questo punto sarà organizzato in seguito, quando potremo riabbracciarci. E' la storia di Cinzia Poli e Dario Tanini, che si sono sposati a Pontassieve. Domenica 19 aprile si sono vestiti, lei in bianco e lui in completo nero. E sono andati in Comune a Pontassieve per lo scambio degli anelli. Una decisione non semplice, visto che è stata appunto una cerimonia senza quella gioia in più che famiglia e amici avrebbero portato. Il virus provoca anche questo, un distanziamento sociale che impedisce di festeggiare insieme.
"Avevamo pianificato di sposarci in un agriturismo - dice Cinzia - Il virus ha scombinato tutti i piani. I vestiti erano già presi e io, che aspetto il secondo bambino, non sarei più potuta entrare nel mio abito bianco". E dunque "armati di coraggio, determinazione e mascherine abbiamo scelto di sposarci - prosegue - Festeggeremo un po' più avanti". Gli sposi hanno preso la sofferta decisione di sposarsi in una sala spoglia, alla presenza dei soli testimoni.
"La cerimonia l'abbiamo rimandata a un momento più idoneo - spiegano - È vero che il matrimonio è un momento anche di celebrazione e di condivisione ma la nostra volontà di sposarci era più forte in quel momento e abbiamo deciso di fare questo passo". E così, tramite La Nazione, Cinzia e Dario danno appuntamento a parenti e amici a tra qualche mese, quando finalmente la festa ci sarà.