
Massima economia e tempi rapidi. Così aumentano i rischi nei cantieri
Massima economia significa massimo rischio. Fretta significa possibilità di avere problemi. E quando si parla di vite umane tutto ciò è inaccettabile. Il messaggio della Federazione Architetti Ppc toscani (Fat) in relazione ai terribili fatti via di Mariti è chiarissima. La Federazione riunisce gli Ordini degli Architetti provinciali di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato e Siena e la firma al documento unitario è affidata ai presidenti Antonella Giorgeschi, Andrea Crociani, Stefano Giommoni, Marco Niccolini, Fabio Nardini, Roberto Del Sarto, Serena Zarrini, Lulghennet Teklè, Anna Bianco.
La parte iniziale del documento è per esprimere "le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, e si unisce nel sostegno ai feriti". Ma il ragionamento sui cantieri diventa incisivo nel passaggio successivo: da Fat si fa sapere che "in attesa di conoscere i risultati delle indagini, è importante essere consapevoli che la ricerca della massima economia nel processo edilizio, attraverso l’assegnazione di appalti al massimo ribasso, la contrazione dei tempi di esecuzione ed il ricorso indiscriminato al subappalto, non solo non rende più efficiente il procedere dell’opera, ma aumenta in maniera esponenziale i rischi per la sicurezza dei lavoratori".
La sicurezza è imprescindibile. Fat ribadisce "l’importanza cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro, evidenziando che la prevenzione deve rimanere una priorità assoluta in ogni fase del processo edilizio, a partire dal progetto e nel corso della sua esecuzione in cantiere. È fondamentale promuovere il rispetto delle regole e ricercare nuovi strumenti affinché la cultura della prevenzione integri la sicurezza in ogni fase del processo lavorativo".