’Pronti’ è lo slogan scelto da Fratelli d’Italia, ma per Paolo Marcheschi, candidato nell’unico collegio plurinominale toscano per il Senato della Toscana è di più.
A cosa si riferisce?
"E’ un vero e proprio criterio selettivo dei candidati. Giorgia Meloni ci ha scelto già ‘formati’ sul campo per poter dare il nostro contributo immediatamente e con la competenza adeguata".
E lei ha una lunga esperienza sul campo.
"Considerata anche la mia esperienza come consigliere regionale e la conoscenza del territorio, credo di poter essere utile alla messa a terra dei progetti territoriali del Pnnr, un’occasione fondamentale per l’economia Toscana che vanno gestiti in modo efficace e trasparente.
Una fase delicata che va monitorata soprattutto nelle regioni, come la nostra, che gestiscono il potere in modo disinvolto, in ambienti favorevoli che garantiscono impunità.
C’è un ’caso’ Toscana?
"Direi che c’è nelle regioni dove non c’è mai stata alternanza, che è il sale della democrazia, si abbassa il livello di attenzione. In Toscana, ci sono scandali impuniti, da decenni spariscono fiumi di soldi pubblici: in Sanità, ricordo i 400 milioni e oltre della Asl di Massa e poi quella di Siena, ed è recente anche il caso dei milioni buttati per mascherine e ventilatori, mai arrivati".
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