Maltempo, il Mugello che soffre. Cento milioni di danni e paesi ancora isolati

Tornano a casa i ragazzi della Dino Compagni bloccati dalla tempesta. Oltre 150 frane assediano il territorio, sempre interrotta la strada 477. E oggi la Regione è pronta a proclamare lo stato di calamità naturale

Firenze, 19 maggio 2023 - "Qui è un casino, è un bel casino, ma se penso a quei disgraziati di là... Quelle son tragedie per davvero". Frontiera Firenzuola: Lisa si affaccia alla porta del suo bar che sembra uscito da un set di Pupi Avati e alza gli occhi sopra i boschi severi che separano l’ultimo lembo toscano dalla disastrata Romagna.

Sono appena le quattro ma nell’aria gommosa e fradicia dell’Appennino per la gente del posto è già tempo di campari e noccioline che qui in montagna il giorno inizia prima e la sera fa subito capolino a metà pomeriggio. Quassù – a ridosso dei tornanti della Futa che sbuccia la ’c’ aspirata fiorentina e la plasma addolcendola nella ’s’ rotonda del primo nord – l’acqua è venuta giù come un ossesso per due giorni (in località Facciola 207 millimetri di pioggia in 36 ore) e oggi, dopo un breve break, Giove Pluvio secondo le previsioni dovrebbe rimettersi all’opera sia pur con meno vigore rispetto ai giorni scorsi.

Nessuna vittima, grazie al cielo, ma più di 500 persone isolate nelle frazioni per frane e smottamenti vari delle montagne rigonfie d’acqua (circa 150 secondo le stime di ieri), un centinaio di milioni di euro di danni e l’intero paese di Palazzuolo sul Senio raggiungigibile solo dai boschi e con mezzi speciali. A Lutirano, piccola frazione di Marradi in provincia, con la riapertura della strada per i mezzi leggeri sono state ieri tratte in salvo due persone che erano rimaste bloccate dalla sera prima. E proprio da Palazzuolo ieri sono ripartiti i 47 ragazzi, insieme a quattro insegnanti, della scuola media Dino Compagni di Firenze che durante la gita al locale Green Energy Camp sono rimasti intrappolati dalla bufera e messi al sicuro nella notte nella palestra del paese.

Non è stata un’operazione di poco conto. I ragazzini sono stati infatti prelevati con i fuoristrada della protezione civile che si sono poi diretti sulla strada provinciale per il Passo della Colla (nei punti di frana, dove le auto normali non sono ancora in grado di transitare i mezzi speciali hanno messo le ruote fuori asfalto e sono andate avanti).

Sul Passo poi, a quasi mille metri di altezza, li aspettavano i pulmini per il ritorno in città. L’intervento è stato monitorato passo dopo passo dal sindaco della Metrocittà Dario Nardella – ieri in Mugello per rendersi conto delle condizioni dei luoghi. "Abbiamo circa 30 frane che interessano tutta la viabilità provinciale e che hanno determinato la chiusura di alcune strade – ha postato sul suo profilo Facebook Nardella –. Sono partite anche le operazioni di evacuazione di alcune persone isolate nel territorio di Marradi con il supporto dei vigili del fuoco e stiamo lavorando in coordinamento con la prefettura, i sindaci, la Regione, la protezione civile, i vigili del fuoco e tutte le altre forze per quantificare i danni e gestire questa difficile situazione".

In Mugello – armata di stivali e accompagnata dal sindaco di Palazzuolo Phil Moschetti – anche l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni che ha sintetizzato così la situazione del territorio. " Rimane interrotta anche la strada provinciale 477 e attualmente è isolata anche la frazione di Firenzuola Coniale, ma sono in corso lavori per la realizzazione di una viabilità alternativa di accesso". "Le previsioni sono in miglioramento – ha aggiunto – ma purtroppo nella zona della Romagna Toscana prevediamo nuovi movimenti franosi a seguito delle abbondanti piogge delle scorse ore e, per monitorarne l’evoluzione, anche domani il personale del Genio Civile sarà a supporto della Città metropolitana e dei Comuni".

E mentre si continua a monitorare la portata dei fiumi, Santermo e Lamole in primis, ieri da più parti è stato invocato lo stato di calamità naturale che oggi il governatore Eugenio Giani dovrebbe proclamare per tutto il territorio dell’Alto Mugello.

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