Stefano Brogioni
Cronaca

Caso Magherini, clima da processo: "Dal gip come in dibattimento"

Il legale dei carabinieri insiste: "Intervento secondo protocollo" e annuncia nuove consulenze. La famiglia replica: "Riccardo chiedeva soltanto aiuto" / RICHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER I SETTE INDAGATI / VIDEO: GLI ULTIMI MINUTI DELLA VITA DI MAGHERINI / FLASH MOB PER MAGHERINI / I FUNERALI DELL'UOMO

Riccardo Magherini (New Press Photo)

Firenze, 13 novembre 2014 - "Il comportamento dei carabinieri intervenuti è stato secondo protocollo, proprio per la pericolosità che dimostrava Magherini". All'indomani della richiesta di rinvio a giudizio per i quattro carabinieri intervenuti nella notte tra il 2 e il 3 marzo scorsi, il loro legale, Francesco Maresca, insiste sulle modalità del fermo durante il quale l'ex calciatore viola, 40 anni, morì sull'asfalto di borgo San Frediano. A Maresca, replica il fratello di Riccardo Magherini, Andrea: "Siamo indignati da queste dichiarazioni: non sappiamo a quale protocollo si riferisca Maresca, noi siamo a conoscenza di quello finito anche nel capo di imputazione (diffuso dal comando generale dell'Arma circa un mese prima del fatto: indicava come procedere con persone in stato di agitazione psico-fisica, raccomandando di non tenere il fermato in posizione prona, ndr). Dagli atti, non risulta da nessuna parte che mio fratello avesse un atteggiamento violento. Era incensurato e stava solo chiedendo aiuto".

In attesa dell'udienza preliminare, dove compariranno anche tre sanitari del 118, accusati anch'essi di omicidio colposo in concorso, Maresca smentisce le voci circa la possibilità di optare per il rito abbreviato da parte dei suoi assistiti. "Affronterò l'udienza preliminare come fosse il dibattimento". Il che significa nuove consulenze scientifiche