Maggio, le spese di Pereira "Io cucino per gli artisti"

Dopo le polemiche sull’utilizzo della carta di credito del teatro dal panettiere ll soprintendente spiega: "Preferisco invitare a cena a casa mia che al ristorante"

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di Olga Mugnaini

Sceglie le orchestre e i cantanti, cucina per gli sponsor e per gli artisti, compra regali ai direttori d’orchestra e va persino in scena, recitando qualche suo cvallo di battaglia.

Cosa non si fa per il Maggio!

Additato per tutte quelle spese fatte con la carta di credito del teatro, il sovrintendente della Fondazione Alexander Pereira si cava di tasca tutti gli scontrini e spiega per chi è per come ha fatto la spesa con i soldi del Maggio Fiorentino.

Sono ben due le interrogazioni presentate da Fratelli d’Italia (in Comune e in Regione), che hanno sollevato il polverone. Conti di alberghi, ristoranti, aerei e noleggi di auto sono ordinaria amministrazione per il sovrintendente di un ent come il Maggio, perenemente impegnato a coltivare relazioni, sia con i più grandi nomi dell’opera e del concertismo mondiale, sia con sponsor internazionali. Ma gli scontrini del panettiere, del supermercato e del pescivendolo?

"Non è un segreto che io ami cucinare e ospitare a casa mia - spiega Pereira –. Di tanto in tanto mi metto ai fornelli proprio per spirito conviviale per ospitare sia i finanziatori sia gli artisti, spesso gli uni e gli altri assieme in un clima amichevole, rilassato e discreto. Saltuariamente e con gioia e piacere, succede che io prepari per loro piatti con i prodotti presi alla bottega vicino casa, alla pescheria o dal macellaio. Non lo nascondo, tanto che gli scontrini sono lì sotto gli occhi di tutti. Non posso farlo sempre a casa mia, ma quando succede, è anche un risparmio rispetto alle cene nei ristoranti. Quindi, tutto è molto semplice e trasparente: infatti tutte le spese sono pubblicamente, e aggiungo doverosamente, segnalate nel nostro sito".

Il soprintendente si sofferma anche sulla spesa sostenuta all’asta: "Ho usato la carta di credito per il regalo al maestro Zubin Mehta per festeggiare suoi 85 anni. Era un prezioso autografo di Johannes Brahms, del quale il nostro direttore emerito è uno dei più grandi interpreti e conoscitori al mondo, e che gli è stato consegnato dalle mani del sindaco Nardella sul palco del Maggio dopo una strepitosa recita di Tosca concertante".

E ribadisce che il Maggio ha bisogno di grandi nomi e di grandi sponsor. E secondo lui i risultati delle sue relazioni – e delle sue cene – sarebbe evidenti, guardando i nomi tornati in cartellone: "La qualità ha avuto una ascesa verticale e il Maggio è una vetrina culturale che non teme confronti in Italia e in Europa - sostiene –. Altrettanto vale per gli sponsor. Grazie al fundraising, tramite i miei contatti abbiamo raggiunto circa 7,5 milioni nel 2021, dopo i 4 milioni del 2020, rispetto a una media prima del mio arrivo nel 2019 di poco più di 2,5 milioni di euro. Ho triplicato la somma precedente e lo dico con orgoglio. Spese? No, sono invece investimenti necessari".

Sarà, ma in ogni caso Cgil, Cisl e Uil chiedono "un immediato chiarimento alla fondazione e al presidente Dario Nardella, affinchè intervenga e dia risposte ai lavoratori e alle lavoratrici".

Per chi invece vuole vedere Pereira all’opea, non in cucina ma sul palcoscenico, l’appuntamento è alla Pergola per la nuova produzione di Ariadne auf Naxos di Richard Strauss. La prima è per il 7 giugno con repliche il 10, il 13, il 16 e 18. Sul podio Daniele Gatti, mentre Alexander Pereira interpreterà l’Haushofmeister, il maggiordomo. Un cameo come ormai da tradizione per il soprintendente nei teatri che dirige. Rigorosamente gratis.

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