
Kata Tutto e Antonio Mazzeo alle celebrazioni della Giornata dell’Europa
"Per creare l’ordine dal caos non basta il logos (la ragione, ndr), che deve essere buono: serve il cuore. Quindi questo è il nostro dovere, la nostra responsabilità, e lo faremo insieme per un’Europa più unita". Queste le parole dell’ungherese Kata Tutto, presidente del Comitato europeo delle Regioni, intervenuta ieri a Firenze alla seduta solenne di oggi del Consiglio regionale della Toscana per festeggiare la Giornata dell’Europa. "All’inizio di questo incontro - ha proseguito Kata Tutto - mi sono commossa quando avete cantato il vostro inno nazionale. Ho sentito la manifestazione della coesione sociale, della concordia. Negli ultimi cinque anni abbiamo affrontato crisi su crisi: la pandemia, la crisi energetica, il disordine mondiale, la divisione, la polarizzazione. Abbiamo bisogno di tutta la saggezza di ogni singolo europeo, di tutti gli strumenti che abbiamo raccolto nelle nostre battaglie. Ma abbiamo anche bisogno di concordia, di cuore".
Quindi il riferimento all’affresco di Ambrogio Lorenzetti a Siena dedicato all’allegoria del buono e del cattivo governo. "Credo che dovrebbe essere presente in ogni sala in cui si prendono decisioni – ha concluso - perché abbiamo bisogno di un promemoria costante su quale sia l’essenza del buono e del cattivo governo e quali siano le conseguenze". "La solidarietà è l’essenza profonda dell’Europa – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo -. Non deve essere un sogno lontano, non può essere solo somma di burocrazia, di regole, ma un progetto comune costruito giorno dopo giorno, risultato dopo risultato. Bisogna essere sinceri: l’Europa così come è oggi non è perfetta. È sicuramente migliorabile, ha bisogno di riforme, ha bisogno di coraggio, di capacità di ascolto. Però non possiamo dimenticare che è il più grande spazio di democrazia, diritti e libertà che c’è oggi nel pianeta, un continente che tra mille difficoltà ha saputo offrire a tutti noi 70 anni di pace. Abbiamo la necessità di investire in un’Europa più forte, non per dire che va tutto bene, ma per cercare di rafforzarla e di portarla sempre più vicina alle persone".
"Per esercitare una voce di pace l’Europa è fondamentale – ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani - e mi piace vedere un’unità di sentimenti nel poterla promuovere, valorizzare e sviluppare, proprio in una terra, la nostra, che da secoli vuole l’Europa. Oggi vi è sempre più bisogno d’Europa, perché nello sviluppo delle relazioni a livello internazionale ci rendiamo conto sempre più di come andare a trattare le problematiche economiche, sociali, culturali singolarmente per 27 Paesi sia davvero antistorico. Oggi l’Europa sempre più deve essere una, perché nella dialettica tra Stati Uniti e Cina, fra India e Russia, è evidente che sono le potenze in un mondo sempre più globalizzato ad avere la voce e la capacità di orientare e condizionare: e l’Europa quindi deve essere sempre più Europa".