Luoghi da salvare con il Fai La villa medicea dell’Ambrogiana fanalino di coda nella classifica

Appena sei voti raccolti. Ma per la struttura designata. a ospitare gli Uffizi diffusi. la partita è ancora aperta

Il ‘Fai’, Fondo Ambiente Italiano, ha pubblicato ieri la classifica di fine estate de’ ’I luoghi del cuore’, ovverosia monumenti, borghi, strutture o scorci ambientali per i quali le comunità richiedono più attenzione e tutela. O comunque riflettori accesi. Nella graduatoria precedente la Villa medicea dell’Ambrogiana, ex Opg, in predicato di diventare sede prestigiosa degli Uffizi Diffusi e patrimonio Unesco, aveva scalato posizioni su posizioni fino ad accarezzare l’alta quota. Adesso no: la posizione è la numero 9337 con solo 6 voti.

La partita è aperta perché ovviamente nessun cittadino che ha a cuore Montelupo ed in generale l’Empolese dimentica la villa. Bisogna ricordare che sul complesso mediceo - di proprietà statale - le decisioni sono state prese e sono di vastissima portata, per cui forse si è allentata la corsa ai voti.

Le decisioni sono quelle note: è in atto tutto l’iter per far diventare l’Ambrogiana una delle sedi degli Uffizi Diffusi, la celebre galleria fiorentina che si ‘espande’ nel territorio portando l’arte nei vari comuni della provincia. Invero, quella di Montelupo, vista la centralità e l’imponenza della villa, è designata come sede di assoluto prestigio. Ma non è cosa che si fa con la bacchetta magica. Occorre del tempo. In questo tempo, il ‘Fai’ ci tiene accesa una luce e auspica il coinvolgimento sempre costante della comunità. O meglio dire delle comunità, perché non riguarda solo Montelupo. Di certo, per la città della ceramica il recupero della villa sarebbe una svolta epocale, perché attesa da tanto tempo.

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