
Lunga scia di sangue Una strada killer bella e maledetta Altri cinque decessi
Un lungo, lunghissimo elenco di incidenti, in molti casi fatali. Via Vecchia Pisana, di competenza della Città Metropolitana di Firenze, è una delle strade più pericolose di Lastra a Signa. Solo apparentemente secondaria, è in realtà molto utilizzata dagli abitanti delle frazioni collinari di Malmantile, Ginestra Fiorentina, Marliano, Inno e La Luna, che negli ultimi decenni hanno visto un boom di urbanizzazioni.
In più, è sfruttata, in caso di ingorgo, come variante alla Fi-Pi-Li e, soprattutto nei fine settimana, come percorso per gite all’aria aperta, dato che raggiunge alcuni punti panoramici, fra agriturismi, vigneti e uliveti. Tornando indietro negli anni, il numero di incidenti è impressionante, con almeno cinque vittime, alcune ricordate da mazzi di fiori e piccole lapidi. Nell’aprile 2001, qui persero la vita due ragazzi di 22 e 23 anni, in uno scontro frontale con un’altra auto.
Scendevano in macchina da Malmantile, dove abitavano con la famiglia, per passare il sabato sera con gli amici. Si salvò, grazie all’airbag, il conducente dell’altra vettura, 33 anni. Nel 2010 la tragedia avvenne la notte della vigilia di Natale. Un uomo di 42 anni morì mentre rientrava a casa dalla moglie e dal figlio, a Montelupo Fiorentino, dopo una sera passata a lavorare come cameriere.
Forse per l’asfalto scivoloso, forse per un colpo di sonno, andò a sbattere contro un muro, all’incrocio fra via Vecchia Pisana e via del Pollaiolo. Nel luglio del 2011, poco lontano dal luogo dell’incidente di ieri, perse la vita un giovane di 19 anni, residente a Malmantile. Stava scendendo verso via Livornese in sella alla sua moto, quando si scontrò con un’auto.
Nell’ottobre 2015 un’altra tragedia: perse la vita un uomo di 46 anni che stava tornando a casa, alle Quattro Strade, dopo aver assistito alla partita di Europa League della Fiorentina. Era in moto, quando si scontrò con un’auto, alla curva detta "del Pecoraio".
Nello stesso incidente, poco dopo, fu coinvolto uno scooter con un ragazzo di 22 anni, vicino di casa della vittima, che se la cavò con alcune ferite.
Poi, dal 2017 al 2020 la strada è stata interessata da una frana ed è diventata percorribile solo a senso unico alternato. Per anni sono (comprensibilmente) fioccate le proteste per il prolungarsi dei lavori, ma se non altro l’elenco di morti e feriti si è fermato.
Uno stop proseguito poi durante la pandemia e purtroppo finito ieri con l’ennesimo dramma. "Da anni chiediamo interventi – dice Saul Rinaldi, presidente del Comitato Collinare di Lastra a Signa – visto che siamo di fronte a una strada buia, molto trafficata, spesso bagnata o ghiacciata e con curve insidiose. Un altro fattore sottovalutato è l’assenza di segnale telefonico per lunghi tratti, che può essere un problema quando si devono chiamare i soccorsi. Crediamo che servano deterrenti per limitare la velocità, percorsi protetti per i ciclisti e un ripensamento generale della strada".
Lisa Ciardi