CATERINA CECCUTI
Cronaca

Lucia Aleotti: “L'Europa prenda atto della fragilità del suo sistema farmaceutico”

In un incontro promosso dai Rotary Club Firenze e Firenze Ovest, la consigliera d'amministrazione del Gruppo Menarini lancia un allarme sulle drammatiche conseguenze che la crisi internazionale potrebbe avere sulla produzione farmaceutica nel nostro continente

I presidenti rotariani Tommaso Nannelli e Leonardo Bartoletti con Lucia Aleotti

Firenze, 10 gennaio 2023- Erano centotrenta i soci rotariani, accompagnati dai loro ospiti, che ieri sera hanno partecipato all'incontro interclub organizzato a Villa Viviani dai Rotary Firenze e Firenze Ovest, dedicato al tema “Lezioni apprese, nuove sfide e fragilità dei sistemi farmaceutici”. Relatrice Lucia Aleotti, azionista di maggioranza e Consigliere di Amministrazione del Gruppo Menarini, che nel suo intervento ha acceso i riflettori su un argomento di grande attualità, di cui ben poco si parla e, soprattutto, ben poco si sa “Occorre riflettere sulla situazione delle aziende farmaceutiche in Europa -sono state le parole di Aleotti -, soprattutto in vista dei drammatici, recenti sviluppi internazionali. Cina e India dominano il mercato della produzione degli ingredienti base che compongono i farmaci di tutto il mondo. Se la crisi in Taiwan dovesse degenerare la Cina non starà a guardare. Potrebbero partire sanzioni sulle materie prime che servono per comporre anche i farmaci salvavita europei. E a quel punto, mentre gli Stati Uniti hanno già lavorato per garantirsi un'indipendenza dalle forniture asiatiche, noi europei ci siamo consegnati nelle mani di questa grande, efficiente potenza che negli anni ha saputo ottimizzare, anche in termini di qualità, la propria produzione. Cosa possiamo fare, a questo punto? Non abbiamo impostato azioni strategiche ma solo rincorse ex post. E mentre gli Stati Uniti hanno messo a punto un documento di emergenza per la propria indipendenza in appena cento giorni, in Europa non abbiamo piani efficaci, ma continuiamo a spingere ancora di più la produzione verso la delocalizzazione, in una rincorsa al prezzo più basso che non significa garanzia di qualità”.

La consigliera d'amministrazione di Menarini ha protratto il proprio grido di allarme sottolineando anche che in Europa passiamo troppo tempo a rincorrerci gli uni con gli altri, senza accorgerci del grande rischio che stiamo correndo. “La nostra è una grande fragilità -ha concluso-, in un periodo storico in cui invece stanno avvenendo grandi rivoluzioni scientifiche senza precedenti, come la cura sempre più mirata e diversificata dei tumori, e la recente approvazione di un primo farmaco contro l'Alzheimer”.

Nel corso della serata i presidenti Tommaso Nannelli, del Rotary Firenze, e Leonardo Bartoletti del Rotary Firenze Ovest, hanno però anche voluto annunciare una buona notizia: grazie all'intervento di restauro finanziato da quindici Club rotariani della Toscana, dopo molti anni le campane del Santuario di Montenero sono finalmente tornate a suonare, lo scorso 23 dicembre. “Dopo anni -ha spiegato Stefano Caramelli, referente del progetto- la Santa Messa di Natale del Santuario è stata accompagnata dal suono ‘vero’ (e non riprodotto a computer) delle sue campane. L’intervento non è però ancora concluso del tutto. In questi giorni i tecnici della ditta Trebino – curatrice del recupero – si recheranno nuovamente a Montenero per terminare alcune rifiniture e montare le reti necessarie per tenere gli uccelli fuori dal campanile. In linea di massima è possibile ipotizzare che intorno al 20 gennaio l'intervento potrà essere terminato”.