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Luce! "La Toscana terra dei diritti" Il governatore Giani per la parità

"E’ una questione fondamentale. Non possiamo fermarci e lavorare ancora molto a favore delle donne". L’analisi dell’Irpet mostra molte luci, ma anche criticità: "Ancora scarsa la presenza in ruoli apicali"

La festa per il secondo anniversrio di Luce!, sabato 26 novembre al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, arriva quasi al termine di una settimana che la Regione Toscana ha dedicato interamente alle donne. Una sorta di chiusura ad effetto: sul palco dell’evento ci saranno tantissimi personaggi femminili, toscani e non, che stanno contribuendo a rendere il nostro Paese un posto migliore, più equo, dove i diritti non cambiano in base al genere. "La Toscana si è consacrata come una terra di diritti portando avanti battaglie importanti. Questa sua vocazione la spinge oggi a porre più che mai con forza la questione del diritto fondamentale della parità di genere", dichiara il presidente Eugenio Giani. Secondo l’ultima analisi di Irpet (l’istituto regionale per la programmazione economica) la condizione femminile in Toscana mostra sì molte luci, ma è innegabile che persistano ancora criticità.

"I livelli di occupazione femminile si attestano su valori al di sopra della media nazionale – prosegue Giani – ma continuano a persistere situazioni tipiche del divario di genere: condizioni contrattuali più precarie, prevalenza nei settori a scarso contenuto tecnologico, un differenziale retributivo ancora persistente (37%) e una scarsa presenza nei ruoli apicali delle gerarchie professionali". Dati che testimoniano un percorso ancora da compiere, in cui la Regione si pone impegni concreti per "onorare il ruolo delle donne nella società" perché "stiamo attraversando tempi difficili e non ci possiamo permettere di disperdere qualità e possibilità".

L’appuntamento di Luce! cade, non a caso, subito dopo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, il 25 novembre. "Un fenomeno trasversale e subdolo, troppo diffuso ma ancora poco conosciuto. Conoscere il fenomeno è essenziale per far emergere una violenza solitamente invisibile e per strutturare modalità di intervento – conclude Giani –. Dobbiamo lavorare ancora molto perché ogni donna possa scegliere davvero liberamente la propria vita".

Fare luce sul fenomeno ogni giorno, portare avanti una battaglia urgente: l’impegno del canale digitale si affianca a quello delle istituzioni, perché il traguardo è unico e lavorando insieme è più facile da raggiungere. Ne parleranno voci autorevoli, come appunto il presidente Giani, ma anche tanti e tante ospiti, all’evento del 26 novembre, a cui è ancora possibile iscriversi gratuitamente al sito: https:luce.lanazione.itevento2022. Ingresso libero a partire dalle 14.30 fino ad esaurimento posti, si consiglia quindi di presentarsi qualche minuto prima.