Luce! "Il diritto di essere diversi" Da due anni in viaggio per l’inclusione

L’impegno del comitato scientifico del nostro progetto editoriale dedicato a ogni tipo di parità. Sabato la festa per ricordare i traguardi e le tante storie dei protagonisti della discriminazione

Parità di genere, diversità, disabilità, sessualità, condizione femminile, etica del fine vita, diritti umani. Temi accomunati dal fatto di essere messi al margine e di trovare poco spazio sui principali mezzi di comunicazione. Un gap che Luce!, progetto editoriale dedicato all’inclusione, ha cercato di colmare nei suoi due anni di vita. Il 26 novembre si festeggia così il secondo compleanno con una festa a Palazzo Vecchio, ricordando le tante che sono emerse e che finora erano sconosciute, come chi, dopo aver attraversato un mare in tempesta, è riuscito a far sentire la propria voce.

Lo sostengono anche i membri del comitato scientifico che rappresenta Luce!. "Si continua a pensare che temi come questi possono riguardare solo le altre persone – dice Luca Trapanese padre single di una bimba con sindrome di Down e fondatore del “Borgo sociale“, comunità per ragazzi con disabilità senza genitori - e invece possono irrompere nella vita di tutti noi all’improvviso".

Ma non basta dare voce. "Occorre creare un vero e proprio cambiamento che, andando oltre gli atteggiamenti di chiusura di una parte di popolazione, permetta di percepire ancora prima del sistema valoriale di ognuno, l’utilità di promuovere l’inclusione – aggiunge Nando Pagnoncelli Ad di Ipsos -, le diseguaglianze ad esempio producono tensioni sociali".

Una società inclusiva è una società solidale: "Una società che funziona meglio ed è più florida anche da un punto di vista economico – sostiene il regista e attivista Ivan Cotroneo -, non si combatte per una sola categoria ma si combatte per tutti, per le persone che conosciamo direttamente e per quelle di cui leggiamo sui giornali". Si combatte dunque per il diritto di adottare dei genitori single perché la famiglia del Mulino Bianco non esiste.

"Si deve combattere – interviene Luca Pancalli presidente del Comitato Paralimpico Italiano – per garantire alle persone con disabilità diritto a una piena occupazione, alla mobilità, a un welfare attento ai bisogni".

Ma si lotta anche per alimentare il confronto sul tema dell’identità di genere, a partire dalle scuole e per non lasciar cadere nell’oscurità il tema della povertà e della marginalità sociale. "Luce! ci ricorda questo ogni giorno – afferma Claudia Segre, attivista, fondatrice e presidente della Global Thinking Foundation – sottolineando l’importanza di comunicare sempre con trasparenza e onestà che la condizione umana è fatta di luce e il buio non è nient’altro che un momento temporaneo di assenza di visione, che dobbiamo impegnarci a ritrovare".

Ludovica Criscitiello

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