Lotta alla povertà, in Toscana piano regionale da oltre 71 milioni di euro

I soldi serviranno a ridurre le cause dell'impoverimento e a sostenere le persone nel percorso di uscita dalle condizioni di marginalità ed esclusione sociale

Aumentano le persone e le famiglie in stato di povertà

Aumentano le persone e le famiglie in stato di povertà

Firenze, 6 giugno 2022 - Uno strumento organico per sostenere gli interventi dei territori toscani rivolti alle persone e alle famiglie in situazione di grave disagio economico. E’ questo in sintesi il contenuto del piano per il contrasto alla povertà che oggi è stato presentato a Firenze dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli.

Il piano prevede un pacchetto di interventi da oltre 71 milioni di euro distribuiti in tre anni (2021-2023) e finalizzati a ridurre le cause dell'impoverimento e a sostenere le persone nel percorso di uscita dalle condizioni di marginalità ed esclusione sociale. Gli interventi previsti sono indirizzati soprattutto a rafforzare tutti i servizi che possono aiutare persone o famiglie percettori di reddito di cittadinanza. "Questo piano – ha evidenziato Giani - ha la finalità di condurre le fasce più deboli della nostra popolazione oltre le difficoltà maturate negli anni della pandemia. Nell’ultimo biennio le iniziative messe in atto hanno permesso di attutire fortemente le conseguenze sociali di questa emergenza, ma per molte famiglie è stata comunque una fase difficile. Con il piano approvato abbiamo voluto proiettarci oltre questa emergenza, dando una risposta strutturale e articolata al problema povertà, sotto tutti i suoi aspetti, dall'assistenza socio-sanitaria all’inclusione socio-lavorativa, dalle politiche abitative a quelle educative, con una attenzione particolare ai più indigenti e ai senza dimora". “Davanti al tema della lotta alla povertà - ha proseguito Serena Spinelli - non si devono lesinare sforzi: deve essere intrapresa ogni azione che può avere un impatto decisivo sulla qualità di vita delle persone interessate. Questo piano cerca di sostenere tutti quei servizi che possono sotto vari profili dare risposte ai disagi e alle criticità e al tempo al loro superamento e all’apertura di nuove prospettive di vita e di autonomia”.

 

Il contesto regionale Punto di partenza del piano è la situazione in Toscana così come fotografata dall’ultimo rapporto povertà. Nel 2020 le famiglie povere sono state 54.767, pari al 3,3%, circa del totale, mille in più dell’anno precedente (3,2) . E’ una percentuale che durante la pandemia è cresciuta (+0,1%) ma in misura limitata grazie agli interventi pubblici erogati. Tra le misure ad hoc che hanno contribuito a mitigare gli effetti economici della pandemia, la Cassa integrazione guadagni (Cig), le indennità una tantum e il Reddito di emergenza (Rem). Il Reddito di cittadinanza (oltre 45mila i nuclei beneficiari a agosto 2021) ha ridotto la povertà in Toscana di 0,7 punti percentuali nel 2019 e di un punto nel 2020. Altro indice delle difficoltà vissute da vasti strati della popolazione nell’ultimo biennio viene da alcuni indicatori presentati nel Rapporto in relazione agli aiuti alimentari per le fasce più indigenti: tra il 2019 e il 2021 l’aiuto alimentare in Toscana è cresciuto del 13,3%. Le risorse previste Le somme stanziate dal Fondo nazionale povertà ammontano a 26.4330.000 per il 2021, a 23.899.000 per il 2022 e a 18.423.000 per il 2023. 

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