MANUELA PLASTINA
Cronaca

Lotta alla mafia I viaggi della legalità. Gli studenti nelle terre confiscate

L’esperienza di undici ragazzi delle medie, l’assessore alla scuola Pignotti: "Iniziativa straordinaria"

Lotta alla mafia I viaggi della legalità. Gli studenti nelle terre confiscate

Lotta alla mafia I viaggi della legalità. Gli studenti nelle terre confiscate

L’esperienza vissuta da 11 ragazzi delle scuole medie di Bagno a Ripoli sarà difficilmente dimenticabile, perché ha permesso loro di toccare con mano i frutti del bene che ha vinto sul male. Cinque studenti di terza della Granacci e sei della Redi sono stati in visita nelle terre siciliane confiscate alla mafia, laddove dai semi del crimine sono germogliati progetti di socialità importante.

Sono stati infatti ospiti della cooperativa sociale "Beppe Montana" che fa parte del consorzio Libera Terra: da anni prosegue una collaborazione, ormai collaudata, tra l’associazione e il Comune di Bagno a Ripoli per promuovere la cultura antimafia anche tramite la vendita delle "arance della legalità", coltivate nei terreni confiscati a Cosa nostra.

Ogni anno le famiglie ripolesi ne acquistano in grande quantità, permettendo così di divulgare un messaggio importante e allo stesso tempo sostenere il lavoro delle cooperative.

I giovani sono stati accompagnati dal professor Arcangelo Busto per la Granacci e dalla professoressa Irene Ortolani della scuola Redi.

Con loro c’era anche l’assessore alla scuola Francesco Pignotti. Il Cicerone d’eccezione in terra di Sicilia è invece stato Alfio Curcio, amministratore delegato della cooperativa "Beppe Montana".

Gli studenti hanno visitato la tenuta gestita dalla cooperativa e diventata una coltivazione di seminativo e ad aranceto.

Sono stati anche ospiti della scuola media del posto, conoscendo i loro coetanei che nei prossimi mesi ricambieranno a loro volta la visita di amicizia. "E’ stata un’esperienza straordinaria – sottolinea l’assessore Pignotti -: il viaggio nelle terre confiscate alla criminalità fa crescere la consapevolezza dell’importanza della legalità e della lotta alla mafia.

Continueremo a sostenere il progetto sia attraverso scambi e visite nelle terre confiscate, sia portando avanti l’iniziativa delle arance della legalità all’interno delle nostre scuole".