
Da sinistra Giovanni Bettarini, Maurizio Frittelli, Maria Oliva Scaramuzzi, Diego Ceretta e Daniele Spini
Non si ferma l’Orchestra della Toscana (Ort), che ha appena concluso la stagione in teatro. È già alle prese con la nona edizione di ‘Ville e giardini incantati’, la rassegna che da stasera al 16 luglio porta la musica sinfonica nei giardini e nelle sale delle Ville Medicee di Firenze e non solo. Un calendario di concerti con una prima speciale, ieri sera, a Borgo San Lorenzo per ‘BorgoInMusica’, che stasera sarà a Poggio a Caiano e domani a La Petraia (alle 21) con le musiche di Mozart e Haydn, dirette da Diego Ceretta (programma completo su www.orchestradellatoscana.it).
Ma le notizie non si esauriscono qui, perché ieri, in una presentazione pubblica al Teatro Verdi, l’Ort ha raccontato la sua stagione 2025/2026, che si aprirà il 10 settembre con un concerto di anteprima per festeggiare le 45 candeline. In scena, nella Basilica di Santa Croce, saranno il ‘Requiem’ di Mozart e la ‘Marche Religieuse’ di Cherubini. Il concerto inaugurale, invece, si svolgerà il 22 ottobre al Verdi con tre composizioni di Cherubini, Berio e Schumann. Poi l’intero cartellone, composto da 14 date, che si sviluppano dal 5 novembre al 20 maggio 2026.
Una scelta importante, dove la figura di Luciano Berio, che è stato direttore principale dell’Ort, racconta il profilo musicale scelto dal direttore principale Daniele Ceretta, classe 1996, al suo terzo anno in questa veste. Ceretta sarà presente in 5 programmi su 14, oltre al Concerto di Capodanno. Un profilo musicale, quindi che vuole mostrare continuità e novità al tempo stesso, con brani che spaziano dal grande repertorio, come Mozart, Schumann e Brahms, per passare da un fiorentino come Cherubini e concludersi con le nuove composizioni di Matteo Rubini. Un programma che vede presenti anche tanti nuovi nomi, da Silvia Careddu a Glass Marcano. E che vede, però, anche grandi ritorni, come Umberto Clerici, Kerson Leong e Ettore Pagano.
"L’Orchestra della Toscana si è molto rinnovata e consolidata in questi ultimi tre anni – ha spiegato il direttore artistico Daniele Spini – e per questo devo ringraziare anche il lavoro del nostro direttore principale, Diego Ceretta". Un momento straordinario anche per Maurizio Frittelli che sottolinea come "questi 45 anni ci hanno consolidato come primo Istituto concertistico orchestrale in Italia. Per il nono anno confermiamo anche un avanzo di gestione".
"La Fondazione Cr Firenze è entusiasta – ha concluso la vicepresidente, Maria Oliva Scaramuzzi – per il lavoro cartellonistico e per quello educativo, di inclusione per i giovani".
Lorenzo Ottanelli