
Il 31 maggio il nuovo regolamento
Ci siamo. Il 31 maggio il nuovo regolamento per gli affitti brevi del Comune di Firenze – frutto in particolare del lavoro della sindaca Sara Funaro e dell’assessore al turismo Jacopo Vicini – diventa realtà (ma Matteo Chelli di Fdi fa notare che "sarebbe già in vigore dal 16 maggio come previsto dall’articolo 12, comma 6, anche se l’amministrazione ne ha implicitamente riconosciuto l’illegittimità"). Palazzo Vecchio ha anche creato una pagina online ad hoc, con domande e risposte in modo tale da chiarire ogni dubbio. Tra le caratteristiche del regolamento c’è il minimo di 28 metri quadrati ad appartamento e la creazione di una task force per i controlli. L’ambito di applicazione è per gli immobili con una locazione con finalità turistiche. Per l’area Unesco continua a valere il divieto di frazionamenti nelle case sotto i 50 metri quadrati. Nel dettaglio il nuovo regolamento prevede – per poter fare locazione turistica breve – una superficie minima di 28 mq con rilevatori gas e Co2 e estintori ogni 200 mq. Inoltre le camere devono avere delle dimensioni minime: 9 mq per una singola, 14 per la doppia. Anche la cucina non può essere più piccola di 9 mq. Il Cin dovrà essere visibile sul campanello. Agli articoli 3 e 4 del regolamento si parla anche delle sanzioni. In caso di irregolarità ci sarà una sospensione che poi potrà diventare decadenza. Proprio la decadenza scatterà in cinque ambiti specifici: l’inattività dell’immobile superiore a un anno, in caso di terza sanzione, se sarà accertata una evasione della tassa di soggiorno, se si troverà all’interno casi di lavoro irregolare e non avverrà il ripristino delle condizioni minime. Il nuovo regolamento prevede l’obbligo di autorizzazione quinquennale per ogni unità immobiliare, e legata al proprietario e all’immobile: in caso di compravendita perde validità. Le regole scattano per coloro che hanno avviato un’attività dal 2025: per chi lo ha fatto prima dell’1 gennaio scorso ci saranno tre anni di tempo per chiedere l’autorizzazione e, se necessario, mettersi in regola (la moratoria di tre anni è estesa anche ai parametri relativi alle dimensioni delle singole stanze). Tra i documenti richiesti ci sono anche dati identificativi, Ape, possesso dei requisiti antimafia (per imprese e società), conformità edilizia, igienico-sanitaria, il rispetto di regolamenti edilizi, sanitari, ambientali: in caso di violazioni le multe possono arrivare fino a 10.000 euro (da un minimo di 1.000 euro).
Niccolò Gramigni