ROSSELLA CONTE
Cronaca

Locali, è ancora emergenza personale. "Apro l’accademia della ristorazione"

L’idea di un imprenditore: "Servirà a formare tutte le professionalità del settore". Il via da settembre

di Rossella Conte

Anche lui si è ritrovato alle prese con il personale introvabile e con le sale del suo ristorante di nuovo piene proprio nella fase della ripartenza, quando Firenze è tornata tutto in un colpo a dover gestire di nuovo milioni di visitatori. Andrea Melani, titolare di Borgo Antico, il ristorante che si trova in piazza Santo Spirito, però non si è dato per vinto. Ha deciso di mettere in piedi una sorta di accademia della ristorazione, che aprirà a settembre, per formare responsabili di sala, personale di sala chef, aiuto cuochi e barman. "I giovani vanno avvicinati alla nostra professione – spiega il titolare di Borgo Antico -, purtroppo in tanti credono che il nostro lavoro sia un po’ di serie B. Non è così, anche la ristorazione offre opportunità di crescita, di carriera e di guadagno". Per Melani, infatti, non bisogna più parlare di camerieri, barman o addetti alla sala ma di veri e propri professionisti specializzati nell’ospitalità.

"Al momento abbiamo una collaborazione con una scuola che ci fornisce stagisti che formiamo e poi facciamo entrare nella nostra squadra. Vogliamo fare di più: un’accademia nel nostro ristorante, e quindi proprio sul campo per offrire una formazione più che specialistica, per auto approvvigionarci di dipendenti ed aiutare anche i colleghi che si ritroveranno alle prese con la ricerca personale" dice il titolare di Borgo Antico.

Secondo le stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze sono quasi 33mila le assunzioni previste dalle imprese della città metropolitana tra maggio e luglio, con un incremento del 21% rispetto al 2019, quando nello stesso periodo di riferimento gli ingressi nel mondo del lavoro furono poco meno di 26mila. Il problema resta proprio la difficoltà di reperimento di alcune figure che oggi si attesta in media al 40%.

Basta fare un giro tra le strade di Firenze per rendersene conto. "Cercasi personale". "Cercasi commessa". E’ il cartello affisso in diverse attività nel fazzoletto di città che si estende da via Nazionale a via Gioberti. Anche se, con il passare dei mesi, anche i quartieri più periferici sono in affanno.

Non solo cuochi e camerieri sono tra le figure più richieste del momento (il 16.9%). Nella lista dei più ricercati, al terzo posto, subito dopo il personale non qualificato nei servizi di pulizia (15.2%), troviamo commessi e personale qualificato in negozi (5.8%). "Purtroppo – sottolinea Melani – il nostro settore è percepito come rischioso tra le chiusure forzate a intermittenza e le casse integrazioni che spesso sono arrivate in ritardo. Tanti quindi hanno cambiato del tutto vita e si sono reinventati in nuovi impieghi. Poi c’è la questione del reddito di cittadinanza: molti preferiscono vivere di ammortizzatori anziché lavorare per guadagnare". Una serie di motivi, molto differenti tra loro, che sono esplosi in un momento in cui Firenze si è ritrovata dopo i due anni di pandemia a dover accogliere di nuovo migliaia di visitatori.