Lo stoccaggio dell’acqua contro la siccità

Riccardo

Martelli *

Che in questa regione si patiscano gli effetti della siccità è un dato di fatto. I consumi idrici pro-capite sono cresciuti, la piovosità media è diminuita, le opere rilevanti realizzate per una soluzione a scala sovra-comunale, una: l’invaso di Bilancino. Se guardiamo a come l’acqua viene utilizzata, ci accorgiamo che l’uso nel settore agricolo la fa da padrone, seguìto dall’uso industriale e domestico. Quindi ben vengano le politiche di riduzione dei consumi come chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, usare elettrodomestici virtuosi o tenere l’auto sporca per qualche settimana, però la vera soluzione è altrove. Nel settore agricolo, che utilizza circa il 60% delle risorse captate, lo sfruttamento delle acque sotterranee avviene preferendo il pompaggio poco ragionato a sistemi di ottimizzazione dell’uso della risorsa o alla messa in opera di strutture per lo stoccaggio. Questo sistema, portato all’eccesso, provoca la perdita permanente della risorsa. Si pensi alle falde idriche delle nostre piane costiere, vulnerate dall’ingressione del cuneo salino: a causa del continuo pompaggio si sta perdendo quantità, ma soprattutto qualità, perché l’acqua diventa salata. In questo quadro di penuria idrica ormai endemico, le associazioni del settore agricolo sono orientate alla promozione di sistemi di stoccaggio più che di sistemi di ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa, cercando di beneficiare dei fondi del Pnrr. Però non sarà qualche intervento isolato a dare la soluzione: è necessaria una programmazione su larga scala, che è complicata perchè non siamo pronti a sostenere un piano regionale per la realizzazione di bacini idrici di media grandezza. Tuttavia, è bene che si cominci a prendere coscienza del fatto che, anche spingendo le politiche di preservazione della risorsa, le precipitazioni sono in calo e l’unico modo per far far sì che l’equazione sia risolta nel lungo periodo è favorire lo stoccaggio dell’acqua, ivi compresa la ricarica artificiale delle falde.

* Presidente OrdineGeologi della Toscana

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