La chiamano "desertificazione bancaria": è la chiusura, progressiva, di tante agenzie e sportelli, da parte dei principali istituti di credito. Anche di recente non sono mancate chiusure come a Londa o a Pratolino nel comune di Vaglia. Ma c’è un istituto bancario che sta andando controcorrente. E’ il Banco Fiorentino - Mugello Impruneta Signa, fin dalla sua fondazione presieduto da Paolo Raffini, 59 anni. Oggi questo istituto conta 39 agenzie, oltre la metà in piccoli centri.
E’ una vostra caratteristica, presidente Raffini…
"Mantenere aperti gli sportelli nei piccoli borghi significa manifestare attenzione e spirito di servizio verso le piccole comunità e le aree interne, che i grandi istituti dimenticano e abbandonano, perché non sempre sono presenze remunerative. Le grandi banche non hanno l’attenzione e la sensibilità di una banca locale, che ha nella propria mission di servire e far crescere il territorio e preferiscono investire nelle aree metropolitane dove è garantita una maggiore redditività".
E voi invece?
"Nei nostri dieci anni di attività il Banco Fiorentino non ha mai chiuso neanche uno sportello. Pensi che ne abbiamo addirittura uno a Piancaldoli, nel comune di Firenzuola, che è aperto anche la domenica mattina".
E perchè?
"Per venire incontro ai tanti soci clienti che negli anni 60-70 avevano lasciato il paese per trasferirsi a lavorare a Firenze, Bologna e Imola ma hanno mantenuto il conto corrente in quella che ancora chiamano la loro ‘banchina’. Così, quando vengono a passare il weekend nella casa di famiglia possono svolgere anche le loro operazioni bancarie. Credo che questa sia la più tangibile testimonianza di essere vero credito cooperativo, e vera banca al servizio della comunità".
Ma è redditizio uno sportello in un paese di meno di 300 abitanti?
"Non ci interessa se quello sportello è redditizio o no, dobbiamo valutare la redditività della banca nel suo complesso. Noi continuiamo a credere nella relazione e nel rapporto diretto con i nostri clienti e i nostri soci, e mantenere le agenzie aperte è un segno di attenzione verso quelle categorie meno avvezze alla tecnologia".
E come vi sta andando?
"Il Banco Fiorentino gode di ottima salute, grazie alla sua capillare presenza sul territorio e grazie soprattutto alla vicinanza e fidelizzazione dei nostri clienti".