L’inchiesta sui concorsi "Un patto corruttivo" Interdetto per tre mesi il direttore del Meyer

Ma il giudice ha respinto le richieste di misura per i prof Azzari e Bonanni

L’inchiesta sui concorsi  "Un patto corruttivo"  Interdetto per tre mesi  il direttore del Meyer
L’inchiesta sui concorsi "Un patto corruttivo" Interdetto per tre mesi il direttore del Meyer

FIRENZE

Ci sarebbe stato uno "scambio corruttivo" tra Università e Meyer. E il dg del pediatrico, Alberto Zanobini, sarebbe stato al centro di questo patto, in veste di "pubblico ufficiale corrotto e proponente l’accordo": per lui, il gip Antonio Pezzuti, ha disposto una misura interdittiva di tre mesi. La decisione è arrivata a quasi un anno dalla richiesta della procura. Tanto che, per gli altri due indagati, la professoressa Chiara Azzari e il direttore del dipartimento di scienze della salute dell’Università, Paolo Bonanni, il giudice non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari e ha respinto la richiesta dei pm Tescaroli e Nastasi.

"La montagna ha partorito un topolino", commenta l’avvocato Filippo Cei, legale di Zanobini, riferito al rapporto fra la richiesta della procura (dodici mesi) e quanto concesso. Lo stop a Zanobini, una parentesi negli ultimi mesi del suo incarico (scade a settembre), arriva a pochi giorni di distanza dal siluramento del suo omologo di Careggi, Rocco Damone, interdetto anche lui (dal Riesame) per nove mesi.

Il provvedimento di ieri s’impernia principalmente sul presunto accordo per il cofinanziamento Meyer-Ateneo di una posizione di professore ordinario di Pediatria Generale in cambio dell’upgrade di una prof associata. Per il giudice, gli elementi emersi dalle indagini in merito all’accusa di corruzione "sono sufficienti a ritenere provato che il direttore del Meyer abbia acconsentito a cofinanziare un posto di professore ordinario nel settore senza averne un attuale interesse. In cambio, avrebbe accettato la promessa di bandizione di un posto di ricercatore di tipo A nel settore della pediatria".

Zanobini, secondo il giudice, avrebbe "sistematicamente eluso o scavalcato" ogni regola sulla decisione per la formazione degli organici. "Condotte" - secondo il gip - tenute per anni con particolare tenacia e determinazione". Per questo c’è il rischio che possa "continuare a eludere la legge e quindi nuovamente commettere reati della stessa natura". La misura spiega il gip, "è diretta a impedire" lo svolgimento di uno specifico ufficio e "non ha alcun significato sanzionatorio ma ha esclusivamente funzione preventiva". Per il giudice, però, Zanobini sarebbe fuori dall’associazione per delinquere, il cosiddetto “sistema Careggi“ che avrebbe deciso sulle cattedre.

ste.bro.