STEFANO BROGIONI
Cronaca

L’inchiesta contro ignoti. Il procuratore Spiezia:: "Criticità nel cantiere". Perquisizioni per la trave

Nel mirino ancora la Rdb Italprefabbricati di Atri (Teramo) produttrice del pezzo caduto. Tre ditte all’opera al momento del crollo. Nelle telecamere altri lavoratori che si allontanano.

L’inchiesta contro ignoti. Il procuratore Spiezia:: "Criticità nel cantiere". Perquisizioni per la trave

Criticità nel cantiere. Nessun indagato, per ora, ma le prime perquisizioni in corso. Entra nel vivo l’inchiesta sul crollo della trave che, venerdì scorso, ha trasformato il cantiere dell’ex panificio militare di via Mariti in una tomba per Luigi Coclite, 60 anni, il tunisino Mohamed Toukabri, 54, e i marocchini Mohammed El Fahrane, 23 anni, Taoufik Haidar, 43, e Bouzekri Rahimi, 56 anni.

La polizia si è presentata alla sede di Casoli di Atri, in provincia di Teramo, della Rdb Italprefabbricati. Si tratta dell’industria in cui è stata realizzata la trave che ha ceduto nel cantiere per la costruzione del supermercato Esselunga.

Gli investigatori della polizia postale, delegati dai pm Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone, hanno acquisito materiale per approfondire le condizioni del contratto in subappalto dell’impresa gestita dal 2015 dalla famiglia abruzzese D’Eugenio, padre e due figli, e dei contratti di lavoro riferiti alle vittime del crollo.

In particolare, l’attenzione degli inquirenti si concentra sul recupero di atti e documenti, soprattutto dei contratti di lavoro delle vittime per accertare se erano state assunte direttamente dall’azienda o con altro subappalto, e sulle schede tecniche della travi ’incriminate’.

La Rdb Italprefabbricati conta altri due siti produttivi, uno a Caserta e un altro a Piacenza e tra le commesse, non mancano l’appalto per la metropolitana dall’aeroporto alla stazione ferroviaria di Napoli; nel 2022 l’azienda ha realizzato, insieme ad altre imprese, lo stadio "Paul Biya" di Yaoudé, capitale del Camerun, per la Coppa D’Africa.

La posizione della Rdb si fa delicata perché il campo delle ipotesi circa le cause del cedimento si va restringendo con il passare delle ore. Oltre a un errore nella produzione del prefabbricato - che avrebbe causato il cedimento della trave o del suo dente - continua a tenere banco la possibilità che ci sia un errore di progettazione o assemblaggio del supporto: un calcolo errato a monte oppure una falla nella catena di lavorazione, che avrebbe consentito l’inizio della “gettata“ di cemento prima che la trave fosse stata fissata. Tesi, quest’ultima, trapelata da tecnici della stessa Rdb Italprefabbricati.

Di certo c’è, che quando la trave da 15 metri, del peso di circa 5mila chili, ha ceduto, ha innescato un domino dagli effetti devastanti. Sulla dinamica del crollo "è prematuro dire qualcosa" ma "il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che vi fossero diverse criticità, che abbiamo constatato nel momento in cui ci siamo portati nel cantiere", ha detto ieri il procuratore capo Filippo Spiezia facendo il punto sul disastro.

Spiezia non specifica quali sono questi problemi e mantiene la linea del "massimo riserbo" sulle indagini. Gli otto operai coinvolti nel disastro, di cui tre scampati alla morte e ora ricoverati a Careggi non in pericolo di vita, fanno riferimenti a tre ditte che venerdì mattina stavano lavorando al cantiere. Ma nell’area di via Mariti c’erano probabilmente più persone, che quando è avvenuto il crollo - come dimostrerebbero delle immagini di telecamere fisse visionate dagli inquirenti - si sono allontanate in fretta. Per lo spavento, certo. Ma probabilmente anche per non essere identificate. D’altronde, stanno emergendo dubbi anche sulla posizione del territorio italiano di una delle vittime, Bouzekri Rahimi, che nel 2020 ha visto rigettata la sua richiesta di permesso di soggiorno. Verifiche sono in corso anche sulle varie posizioni contrattuali. Ombre che fanno parte delle "criticità" ma che non hanno niente a che vedere con il nodo cruciale dell’inchiesta, al momento contro ignoti, per omicidio colposo plurimo, disastro e crollo colposo. E cioè la trave. Che sia nata male, o montata male, è sempre lei la responsabile della gravissima strage di Firenze.