Legge contro il Far West affitti brevi "Il testo è pronto a vedere la luce" Tramonta l’ipotesi numero chiuso

Il senatore di FdI, Marcheschi: "Stiamo arrivando a una sintesi delle idee raccolte dal ministero". Fra le proposte sul tavolo la tutela per le famiglie più numerose e un registro per chi ospita. .

Legge contro il Far West affitti brevi  "Il testo è pronto a vedere la luce"  Tramonta l’ipotesi numero chiuso

Legge contro il Far West affitti brevi "Il testo è pronto a vedere la luce" Tramonta l’ipotesi numero chiuso.

Il testo di legge per regolare il Far West degli affitti brevi nelle città d’arte sarà pronto entro metà della prossima settimana. È questo uno dei primi risultati dei tavoli di confronto avviati nelle scorse settimane dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè con le categorie economiche e i sindaci, tra cui Dario Nardella ’incontrato’ in audio conferenza il 14 aprile. "Mi auguro che per quella data – annuncia il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi – sia pronto un testo che raccolga tutte le istanze di associazioni, primi cittadini, proprietari e gestori".

Proprio Marcheschi aveva perorato la causa fiorentina a Roma ed era presente al vertice fra sindaco e ministro. Il testo è ancora in fase di rifinitura ma al momento una certezza c’è: l’opzione numero chiuso per le città d’arte è stata scartata. Mentre le ipotesi su cui il governo sta lavorando sono almeno tre: un numero minimo di notti, tutela per le famiglie numerose che scelgono di soggiornare in casa o in hotel e un registro per chi ospita.

"Stiamo arrivando a una sintesi delle proposte – spiega Marcheschi – si tratta di una cosa sicuramente delicata, come delicata è la valorizzazione dei centri storici". L’obiettivo delle nuove regole sugli affitti brevi: aiutare città d’arte come Firenze a fronteggiare il maremoto dei visitatori che rischia di annegare l’identità dei loro centri. Portando una lunga serie di effetti collaterali come la scomparsa di appartamenti in affitto per studenti, lavoratori e residenti. Tutti cancellati o comunque influenzati nei prezzi, dall’ondata di locazioni turistiche sul modello AirBnb che ha modificato il mercato. Numeri alla mano a Firenze solo le attività AirBnb sono circa 10mila con una concentrazione all’82% nel centro. "Non possiamo dimenticare – commenta ancore il senatore – però che in alcune città i buoi sono ormai scappati. La fuga dal centro dei residenti non avviene solo per l’overtourism, ma anche per l’assenza di servizi che devono essere riportati". Tra le richieste che invece il sindaco Nardella aveva portato al ministro anche quella di prendere in considerazione il suo progetto di legge ’salva centri storici’. I capisaldi: incentivare il ritorno della residenza ma anche tutelare il commercio tradizionale, l’artigianato oltre a favorire il decoro inducendo i proprietari di immobili degradati a intervenire. Alcuni potrebbe essere accolti nel testo che presto vedrà la luce.

Claudio Capanni

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