Legge salva centri storici, le imprese stanno con Nardella: "Firenze è dei fiorentini"

Per la Cna è importante "regolamentare gli affitti brevi, per arginare il far west che si è andato creando negli anni nell'offerta dei privati"

Turisti in centro a Firenze (Foto New Press Photo)

Turisti in centro a Firenze (Foto New Press Photo)

Firenze, 21 giugno 2022 - "Prima che patrimonio mondiale, il centro di Firenze è patrimonio dei fiorentini: ogni iniziativa che favorisce questa riappropriazione non può che trovarci concordi". È così che Luca Tonini, presidente di Cna Città di Firenze, commenta la proposta di legge di iniziativa popolare a tutela dei centri storici presentata ieri dal sindaco Dario Nardella. "Positivo l'obiettivo di ripopolare il centro di cittadini, negozi di prossimità e laboratori artigianali perché valorizza l'unico modello economico, quello della bottega, che ancora lo sviluppo economico al territorio: crea occupazione (non spostandola dove il costo del lavoro è più conveniente), offre servizi e prodotti che lo valorizzano distinguendosi per peculiari materiali e competenze caratteristici (non certo privi di riferimenti concreti al luogo d'origine), fa economia reale (e non l'impalpabile, se non per pochi, finanziaria)", prosegue Tonini. Ok da Cna anche alla proposta di regolamentazione degli affitti brevi, in particolar modo del far west che si è andato creando negli anni nell'offerta dei privati.

"Certo, occorrono dei correttivi e siamo a disposizione per fornire il nostro contributo - prosegue Tonini - In particolare, riteniamo necessaria una maggiore incisività di azione a sostegno dell'artigianato e a contrasto tanto dell'abusivismo quanto delle produzioni di bassa qualità, spesso di origine straniera, che trovano attualmente ampia diffusione nelle sedi più varie, dai mercati tradizionali ai bookshop museali". 

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