STEFANO
Cronaca

Le regole della fedeltà secondo Snoopy

Stefano

Grifoni

Il nostro passato è fatto di ricordi dove vivono immagini colorate che come una pellicola cinematografica, attraversano la nostra mente rimanendo impresse nella coscienza . Questo può accadere quando i sentimenti prendono la prevalenza sulla realtà o quando le nostre percezioni si trasformano in figure grazie a ciò che abbiamo visto, udito, toccato, agli odori e ai sapori vissuti. Moltissime di queste immagini provengono non solo dalla elaborazione del cervello di informazioni provenienti dal mondo esterno, ma sono il risultato del combinarsi di queste con quelle sensazioni che scuotono l’anima. Così, oggi, la vita scorre come le scene di una commedia, come quelle di un film dove le cose non succedono per ciò che sono ma per ciò che sembrano e la maggior parte del tempo vissuto si basa sulla finzione. Alcuni momenti non si percepiscono per quello che sono ma per come ci appaiono. Molti che li guardano scorrere sono appagati solo dalle apparenze. In questa grande confusione dove le immagini che raccontano il mondo si accavallano, le relazioni sociali hanno bisogno del contatto con la realtà per esistere e diventare coscienti. In tal senso le comunicazione con gli altri sono regolate da due estremi: simulare o evitare di far trasparire dall’aspetto o dal comportamento le proprie emozioni o reazioni, mascherare o rivelare involontariamente la propria vera natura e identità. Si riesce difficilmente a nascondere il sentimento che scandisce gli attimi della nostra vita : l’amore. Ma come individuare con sicurezza chi ti vuole veramente bene? Snoopy, il cane di Charlie Brown, che di fedeltà se ne intende, ritiene che chi ti vuole bene deve conoscere di te quattro cose: il dolore dietro al tuo sorriso, l’amore dietro la tua rabbia, le ragioni del tuo silenzio e dove soffri il solletico.