REDAZIONE FIRENZE

Le profonde ferite del disprezzo

Disprezzo e invidia sono le ferite più dannose per la salute: essere disprezzati o vedere gli altri disprezzati può determinare una visione negativa della vita e ridurre le difese immunitarie.

Balzac sosteneva che “le ferite incurabili sono quelle inflitte dalla lingua, dagli occhi e dal disprezzo”. Il disprezzo è riuscito a insinuarsi nella nostra esperienza quotidiana assumendo la forma di parole e di gesti che fanno male e che demoralizzano chi li subisce. La disistima è il lato opposto dell’empatia o meglio della capacità di aprirsi agli altri e di connettersi con la loro realtà e i loro bisogni. Spesso qualcuno che abbiamo vicino non capisce i nostri sforzi per realizzare un qualcosa ci critica e ci ridicolizza . Forse un genitore o un amico hanno la capacità peculiare di sminuire ogni cosa fatta o detta o desiderata. Ancora di più se abbiamo attraversato una relazione affettiva dove il partner aveva questa abitudine. Criticare i gusti, disprezzare le opinioni, il controllo su ogni piccola cosa che abbiamo fatto o non fatto, è indubbiamente uno dei fattori che predice la maggior parte delle rotture sentimentali. E’ vero che la stabilità e il progresso civile dipendono dalla abilità di una persona di trattenersi dall’esprimere ogni cosa che gli passa dalla mente, ma le persone abituate a disprezzare mancano di virtù collegate al rispetto degli altri e all’essere rispettati. Il disprezzo si esprime con una smodata strumentalizzazione di chi subisce questa violenza e non è sempre uguale: quello espresso dai potenti contro i vulnerabili è un pericolo morale maggiore del disprezzo che va nella direzione opposta L’esercizio del dispregio serve a proiettare e riversare sugli altri le proprie emozioni negative e l’ insoddisfazione personale. Chi disprezza cerca di ridicolizzare , sminuire e persino annullare l’altra persona apertamente e manifestamente cercando l’occasione perfetta per farlo. E’ un codardo che nutrito dal risentimento e dall’assoluta mancanza di maturità agisce rompendo sempre il vincolo di fiducia con il prossimo. Lo scherno continuo, lo stress e l’angoscia che lo accompagnano, creano danni al nostro organismo determinando una visione più negativa della vita e riducendo le difese immunitarie. Il disprezzo è quindi la dimensione più dannosa per la salute che possiamo ricevere insieme all’invidia che sempre lo accompagna.