
Palazzo Vecchio riordina il commercio ambulante. Cassettai trasferiti nell’hub di piazza Vittorio Veneto. Vicini: "Poi toccherà a San Lorenzo e Porcellino" .
di Antonio PassaneseFIRENZESta per partire una riorganizzazione profonda e strutturale del commercio ambulante in città. Il Comune di Firenze ha avviato un progetto che, nei prossimi giorni, prenderà il via da piazza Pitti — come stabilito in sinergia con le Gallerie degli Uffizi — per poi estendersi progressivamente anche a piazza Santa Felicita (dove sono previsti lavori di riqualificazioni entro la fine dell’anno) e dal 2026 in tutto il centro storico. L’obiettivo è chiaro: restituire spazio e decoro a zone ad altissima frequentazione turistica e al tempo stesso rafforzare l’attrattività commerciale e logistica di nuovi luoghi, partendo dell’area di piazza Vittorio Veneto, dove già oggi in via sperimentale si concentra il grosso del traffico dei bus turistici. Qui, secondo i piani dell’amministrazione, verranno trasferiti già dal mese di agosto bancarelle e venditori di bibite e souvenir presenti oggi in piazza pitti, cosi da avviare il riordino della presenza commerciale nelle zone monumentali e allo stesso tempo dotare l’hub di servizi turistici adeguati.
Un’operazione non solo urbanistica ma anche strategica, che coinvolgera più assessorati e che punta a trasformare un’area oggi sottoutilizzata in un punto di accoglienza funzionale, sicuro e vivace. "Non si tratta di un semplice spostamento – spiegano da Palazzo Vecchio – ma di una visione a lungo termine che vuole coniugare il decoro urbano, la valorizzazione del commercio ambulante regolare e l’accoglienza turistica". Il progetto si inserisce inoltre in una più ampia riflessione sulla gestione degli spazi pubblici dell’area Unesco, sempre più sotto pressione per l’alto afflusso turistico e per una crescente richiesta di ordine e vivibilità da parte dei residenti. Il Comune lavorerà con la Soprintendenza, le categorie e le associazioni per definire il piano del commercio ambulante in Area Unesco e garantire che i nuovi spazi siano accessibili, funzionali e decorosi.
L’area di piazza Vittorio Veneto, d’altra parte, è strategica anche per ragioni di sicurezza, viabilità e prossimità con la tramvia e i principali accessi al centro. I primi cambiamenti, con lo spostamento delle postazioni da piazza Pitti, saranno visibili entro breve. Poi, passo dopo passo, toccherà ad altre piazze e luoghi simbolo. Un progetto ambizioso che segna l’inizio di una nuova fase nella gestione del commercio ambulante e dell’accoglienza turistica a Firenze. Un progetto portato avanti dall’assessore allo Sviluppo economico Jacopo Vicini (in foto), deciso a cambiare fisionomia al commercio in città e a imprimere una svolta decisiva e risolutiva.
"Stiamo lavorando con tutti i soggetti coinvolti per una soluzione in tempi brevi per spostare le tre postazioni da piazza Pitti, in via provvisoria, a piazzale Vittorio Veneto – afferma l’assesore – Subito dopo l’estate poi avvieremo il tavolo di lavoro per la definizione della quarta parte del commercio su suolo pubblico che riguarda tutti i raggruppamenti turistici, tra cui San Lorenzo, gli ex Uffizi e il Porcellino, oltre a diverse postazioni ambulanti. Ma questa prima operazione, su input delle Gallerie degli Uffizi, intanto va nella direzione giusta: alleggerire la pressione del centro storico e dare un servizio e un presidio in un più in un luogo da valorizzare, come l’ingresso del parco delle Cascine".