Le grandi griffe cercano personale "E’ l’ora di investire in formazione"

Il presidente di Cna, Balducci: "Ci sono timidi ma importanti segnali di ripresa per l’occupazione". Baccani, alla guida dell’Alta scuola di pelletteria, conferma che i dati del settore sono incoraggianti

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Pelletteria, timidi segnali di ripresa. Sembran ci siano tutti gli ingredienti per una ripartenza. Che ovviamente dovrà trovare ancora un supporto dal parte delle istituzioni con sgravi fiscali. A fare il punto il presidente di Cna Scandicci, Simone Balducci. "Abbiamo qualche indicatore che ci fa pensare positivo, seppure con molta cautela – ha detto Balducci – in particolare registriamo movimenti sul fronte occupazionale. Quando le griffe cercano personale, è segno che ci sono ordini, e che il mercato si è messo di nuovo in movimento. Il dato su cui però dobbiamo riflettere è che il ‘rastrellamento’ arriva dalle altre aziende del territorio e dalla concorrenza. Questo però non è male, perché a loro volta i piccoli possono contare sull’ottimo lavoro svolto dai centri formativi di Scandicci e così si innesca un circolo virtuoso". Cna Scandicci ha chiesto all’amministrazione comunale di azzerare l’intero importo della tari per pubblici esercizi, strutture ricettive, cinema, teatri, circoli ricreativi, associazioni e strutture sportive comprese le palestre. L’amministrazione ha provato a rispondere con una mozione in tal senso approvata in consiglio comunale e presentata dal capogruppo Francioli.

"In un periodo di forte contrazione degli incassi come quello attuale – ha detto Balducci – i costi fissi rischiano di affossare le nostre aziende. Un’azione così decisa sulla tariffa sui rifiuti ci consente di risparmiare risorse". E di ripresa parla anche il presidente dell’Alta scuola di pelletteria, Franco Baccani: "I dati che arrivano negli ultimi mesi sono incoraggianti. I primi numeri positivi sono arrivati dalle vendite on line e i prossimi che ci aspettiamo sono quelli dei mercati europei. La nostra Città Metropolitana si prepara ad accogliere aperture di importanti stabilimenti produttivi che richiederanno personale da formare. Ma anche le piccole e medie imprese si rivolgono alla nostra scuola. La formazione va vista come un investimento e non come un costo. Bisognerebbe creare un progetto condiviso, una rete della formazione, per evitare di disperdere competenze e risorse, motivata da un unico obbiettivo comune: far evolvere il nostro sistema imprenditoriale, nel segno della qualità".

Fabrizio Morviducci