Sono tanti, uno accanto all’altro come raccolti in un abbraccio composto e definito dai colori che portano nel loro Dna: giallo e blu. A distanza di un anno da quando una delegazione di donne si è raccolta sotto Palazzo Vecchio per chiedere aiuto all’Italia, la comunità ucraina è tornata di nuovo a riunirsi in piazza Santa Maria Novella. Dietro la bandiera lunga almeno 10 metri visi straziati dal dolore, occhi lucidi e voglia di lasciarsi alle spalle tutto. "365 giorni di guerra nel ventre dell’Europa" si legge su uno dei cartelli. Accanto "ci dispiace per l’inconveniente. Stiamo cercando di non essere uccisi dai russi". Al microfono per ribadire il grazie a tutte le istituzioni, dalla Regione al Comune, fino a tutte le associazioni e famiglie che non si sono tirate indietro, Oxana Polataitchouk, assistente al consolato d’Ucraina a Firenze: "Questo è stato un anno che ha cambiato il nostro modo di vivere, tanti morti, tanti bambini orfani. Grazie all’Europa che ci ha accolti" dice. E naturalmente anche Firenze e la Toscana hanno fatto la propria parte. Nel capoluogo toscano sono stati accolti 5mila ucraini, in tutta la Regione 10mila. Alla manifestazione sono intervenuti anche il governatore Eugenio Giani e l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro. Rossella Conte
CronacaLe donne ucraine in piazza