REDAZIONE FIRENZE

Lavori senza pace: "Di notte asfalto nuovo e di giorno si scava nello stesso tratto"

Un residente sui cantieri del tram: "Via Micheli come la tela di Penelope". Oltre al sonno perso il disagio di restare anche senza corrente. "La riapertura della buca ha provocato un’interruzione sulla linea".

Lavori senza pace: "Di notte asfalto nuovo e di giorno si scava nello stesso tratto"

I lavori della tramvia proseguono, ma i disagi e le difficoltà non mancano nelle zone interessate dai cantieri. Come le lamentele dei fiorentini, che oltre al caldo di questi giorni, devono sobbarcarsi anche fastidiosi rumori, e non solo. Una segnalazione ci è giunta da Francesco Singlitico, "un cittadino residente nella disastrata e devastata via Lamarmora, grazie ai lavori della tramvia". "Nelle notti tra lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10 luglio scorsi è stato rifatto l’asfalto di un lungo tratto della via con macchinari enormi e rumorosissimi che hanno impedito il sonno. E fin qui pazienza – scrive Francesco -. La cosa scandalosa è che giovedì 11 luglio, e cioè appena un giorno dopo che era stata terminata l’asfaltatura, le ditte impegnate hanno rotto nuovamente l’asfalto nel tratto prospicente via Micheli. Tutto ciò mi ricorda la tela di Penelope".

"Ma il direttore dei lavori cosa fa? Vi sembra normale questo modo di agire?": si chiede Singlitico che si aspetta una risposta da parte dell’amministrazione comunale. Non si spiega come mai prima è stata fatta l’asfaltatura, con impiego di risorse sia umane che monetarie, per poi rovinare il lavoro che era appena stato concluso.

"Siccome i lavori in questo tratto – prosegue - hanno comportato spesso chiusura e riapertura di buche, reputo questo modus operandi assolutamente scorretto, con evidenti danni per i cittadini, visto che poi questi lavori, in un modo o nell’altro, li pagheremo noi". Ma i disagi non sono finiti qui: "Proprio nel luogo dove hanno riaperto una buca dopo che era stato posato l’asfalto nuovo, hanno tranciato un cavo dell’energia elettrica, e così siamo rimasti senza luce. E chissà quando la ripristineranno. Credo sia opportuno che venga portato a conoscenza dei cittadini questo modo di lavorare e di gestire le opere pubbliche" ed è per questo motivo che Francesco Singlitico si è rivolto ai giornali per metterli al corrente della situazione e sollecitate soluzioni che scongiurino, o quantomeno limitino al minimo, il ripetersi di problemi simili, per i quali i primi a farne le spese sono i residenti in strade e piazza interessate dai lavori. Le risposte a quello che sta avvenendo le possono dare in primo luogo i tecnici, per questo Francesco conclude la sua missiva scrivendo: "Gradirei che qualcuno del Comune mi desse le necessarie spiegazioni". Con l’insediamento della nuova giunta, l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, che ha ricevuto il testimone da Stefano Giorgetti, dovrà affrontare anche tale questione.

Maurizio Costanzo