
di Andrea Settefonti
Incentivare la transizione digitale, agevolare la logistica delle merci verso il porto di Livorno e la mobilità delle persone con nuove linee di trasporto pubblico tra Siena e Firenze e una superstrada ’smart-road’. Sono alcuni dei punti che caratterizzeranno il nuovo mandato di Claudio Tongiani (foto), presidente della sezione territoriale Confindustria Fiorentina Sud Chianti (Greve, Impruneta, Barberino Tavarnelle e San Casciano) e ad della San Filippo Real Estate (proprietaria di Villa San Filippo Resort).
Tongiani succede a Silvia Donnini (Carapelli) alla guida per due bienni dopo aver ricevuto il testimone dallo stesso neo presidente che sarà affiancato dai vice Bernardo Del Lungo (Marchesi Antinori) e Fabio Targi (Pan Urania) e che potrà contare su un consiglio direttivo composto da Brando Bigazzi (TWS), Ferruccio Gheri (Gheri costruzioni); Laura Salaorni (Ghiott Dolciaria), Simone Vettori (Castel del Chianti).
Quel sarà il filo condutture del suo operato?
"Serviranno coraggio, passione e un pizzico di follia, ma mai paura per affrontare le sfide che ci aspettano. Lo abbiamo fatto durante le crisi degli ultimi 22 anni, lo faremo adesso. Abbiamo resistito bene, il Chianti ce l’ha nel Dna, ora c’è da risolvere la crisi attuale, e da capire quali saranno gli sviluppi".
Il Chianti è solo agricoltura o c’è anche il manifatturiero?
"L’area Fiorentina sud–Chianti è molto florida, conta 6.656 unità locali attive per un totale di 17.612 addetti, pari, rispettivamente, al 5,6% e al 4,8% delle unità locali e degli addetti dell’intera area metropolitana. L’incidenza del manifatturiero è pari, in termini di addetti, al 39,4%, e contribuisce al 7,2% degli addetti manifatturieri dell’area metropolitana. Sono numeri importanti per definire la vocazione dell’area, dove sono presenti aziende storiche, Antinori qui fa impresa da 7 secoli, e realtà ad alta tecnologia. Qui abbiamo avuto pionieri come Giovambattista Moscardini che con Laika ha avuto l’intuizione del camper".
Qual è il valore aggiunto delle imprese di questa zona?
"Ci sono realtà medio piccole, imprese che sono multinazionali leader di mercato grazie ad una filiera in grado di competere a livello globale. Realtà che hanno saputo innovarsi e imporsi per export e internazionalizzazione: Antinori, Carapelli, l’olearia Fusi possono competere con i player mondiali"
Su quali sfide concentrerà l’attenzione?
"Prima tra tutte quella della digitalizzazione: è fondamentale. Vogliamo favorire la transizione digitale e continuare a portare tecnologia dentro le aziende perché siano competitive. Occorre un’industria e imprese intelligenti ed è necessaria la sinergia con un territorio che sia competitivo e accogliente".
Come si rende accogliente un territorio?
"Deve essere accessibile, da un punto di vista digitale e fisico. Occorre una viabilità interna adeguata e la Siena-Firenze e la 429 devono essere potenziate per agevolare la connessione con la rete autostradale e il porto di Livorno. Inoltre c’è da potenziare la rete ferroviaria tra Firenze e Siena. E penso non solo alle merci, ma anche alle persone, agli studenti. Questo devono farlo gli amministratori pubblici insieme a noi aziende".
Dunque potenziare i trasporti per favorire gli scambi non soltanto commerciali?
"Il Chianti ha una grande attrattività, ma non si possono impiegare 40 minuti per arrivare a Greve. Così come non ci sono mezzi per arrivare nelle fabbriche. Allora occorre aumentare le linee autobus, fare parcheggi scambiatori, favorire la mobilità, e l’AutoPalio deve diventare una ’smart-road’, sempre connessa".