MICHELE BRANCALE
Cronaca

L’arcivescovo Gambelli: “Continuiamo a pregare per Kata, non perdiamo la speranza”

L'invito a uscire da sè e assumere le domande degli indifesi. E il pensiero per la bambina scomparsa da due anni dall’ex hotel Astor

L’arcivescovo Gambelli: “Continuiamo a pregare per Kata, non perdiamo la speranza”

Firenze, 11 giugno 2025 - Nella Pentecoste, festa decisiva per i cristiani, proprio il dono dello Spirito Santo risveglia, scuote, per fare uscire da sè e parlare le lingue degli altri, "sperimentando - ha detto in cattedrale l'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli - quel decisivo decentramento che apre alla realtà, al mondo, all’uomo nei suoi bisogni e ferite". E a Firenze il volto di questa domanda, che le riassume un po' tutte, è quello della piccola Kata, scomparsa da due anni.

"Continuiamo instancabili a pregare per lei, perché possa tornare dalla sua famiglia, non perdiamo la speranza - ha detto Gambelli -  Ci rivolgiamo a Dio Padre perché protegga lei e insieme a lei tutti i bambini che in questo momento soffrono per le guerre, la povertà, l'ingiustizia". Vincere ogni estraneità e distanza fra gli uomini, farsi incontro a tutto e a tutti, ritrovare tutti gli indifesi, come Kata.

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