Lampioni e illuminazione a metà Così si combatte il caro-bollette

L’amministrazione comunale ha scelto l’austerity. La spesa per l’elettricità. aumentata di 400mila euro

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A causa del caro-bollette, il Comune ha stimato che quest’anno spenderà per la pubblica illuminazione 400mila euro in più rispetto al 2021. Nell’ultimo anno, le bollette sono diventate insostenibili e bisogna correre ai ripari: lampioni spenti, altri accesi in alternanza. La giunta Masetti ha pubblicato le linee guida per far fronte a quelli che definisce “aumenti incontrollati“. Si parla di "spegnimento alternato" in diverse zone dalle 22, o 23, sino all’alba. Parchi e monumenti con poca o nessuna luce. Questo sia per i punti luce controllati da remoto (molti a Montelupo sono così) sia per quelli che ancora devono essere dotati di tecnologia di controllo. Si intende poi, scrive l’amministrazione, “intervenire spegnendo dalle 22-23 fino all’alba l’illuminazione pubblica dei tre impianti del Parco dell’Ambrogiana e delle altre aree a verde del territorio comunale“. E ancora: spegnere "completamente tutte le illuminazioni dedicate a luoghi di culto, opere d’arte e monumenti". Il caro-energia intristisce quelle che ormai erano consuete atmosfere con gli scorci architettonici di Montelupo in bella mostra notturna. In aggiunta, nelle strutture comunali - uffici, scuole, palestre - arriva il vademecum con i piccoli accorgimenti "elimina-sprechi", sulla scorta della guida fornita dall’Enea.

Andrea Ciappi

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